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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

Un vaccino per tutti. Presentata l'iniziativa solidale

Il progetto, promosso in accordo con Cgil Cisl Uil, punta a raccogliere fondi per i Paesi in via di sviluppo, fin qui tagliati fuori dalle rotte commerciali dei vaccini. Allo stesso tempo si incoraggiano i lavoratori bresciani e i loro familiari a vaccinarsi.


Aiutare i Paesi in via di sviluppo a vaccinarsi. Allo stesso tempo incentivare lavoratori e familiari a proteggersi. È questo il senso del progetto "Un vaccino per tutti" sottoscritto da Cgil Cisl Uil di Brescia e Valle Camonica-Sebino con Confindustria Brescia. Un progetto che parte da una considerazione di fondo: solo l'1% di 3,3 miliardi di vaccini contro il Covid è stato somministrato nei Paesi meno sviluppati, contro l'85% delle dosi inoculate nei Paesi a reddito alto o medio-alto.

L’obiettivo dell’iniziativa è di concorrere alla diffusione globale degli interventi vaccinali anti Covid-19 nei Paesi economicamente più fragili del mondo ed evitare che l’insorgenza di nuove varianti possa depotenziare i benefici della vaccinazione anche negli Stati che oggi sono riusciti a contenere la pandemia. Il progetto, inoltre, incentiva l’adesione alla campagna vaccinale tra le persone che lavorano nelle aziende e i loro familiari. 

L’iniziativa prevede un meccanismo concordato di raccolta fondi, solidale tra aziende e lavoratori, che potrà avere luogo con le seguenti modalità, anche alternative tra loro:
un contributo forfettario di 20 euro (a carico azienda) per ogni dipendente che presenti green pass da compiuto ciclo vaccinale;
un importo pari alla retribuzione di un’ora di lavoro (devoluto dal dipendente su base volontaria), cui si aggiungerà un contributo di importo equivalente a carico dell’azienda;
un’erogazione liberale di importo complessivo pari al 150% del valore di ferie/permessi maturati (fino a un massimo di 8 ore), a cui ogni dipendente potrà scegliere di rinunciare decidendo di aderire all’iniziativa.

I fondi raccolti verranno quindi versati su un conto corrente bancario dedicato e destinati a un’organizzazione internazionale già operante nel settore dell’assistenza sanitaria nei Paesi in via di sviluppo. Inoltre, per massimizzare la prevenzione sarà riconosciuta un’ora di permesso retribuito al lavoratore che presenti green pass da compiuto ciclo vaccinale, da utilizzare per l’assistenza ai familiari che si vaccinano. 

L’avvio operativo del progetto è previsto dal 1 settembre 2021, con validità fino al 31 dicembre 2021. Entro il mese di agosto 2021 saranno inoltre definite le modalità operative per ogni singola possibile scelta, con particolare attenzione alle modalità di tutela della riservatezza dei dati di chi aderisce a questa importante iniziativa.

"Questo ulteriore accordo va ad aggiungersi agli accordi di carattere provinciale sottoscritti per contrastare i contagi e a tutela della salute e della sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori e dei pensionati" - commenta Francesco Bertoli, segretario della Cgil Brescia.

"In questi giorni unitariamente sono stati chiesti incontri con Asst e Ats per discutere del proseguimento della campagna vaccinale nel periodo successivo al mese di settembre 2021, quando termineranno le operazioni di vaccinazione nei centri vaccinali attualmente aperti, a partire dall'Hub della Fiera di Brescia. Rimangono ancora non risolte e da affrontare nel breve periodo le modalità di gestione del rientro scolastico e tutta la parte che riguarda il trasporto pubblico locale funzionale alla ripresa stessa".

ALLEGATI
📎 IL VOLANTINO | TESTO DELL'ACCORDO .

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