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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

Il Jobs Act sbarca in aula, tutti assolti per l'Eternit.
Segnalazioni dai quotidiani nazionali di giovedì 20 novembre


Come da programma, il Jobs Act sbarcherà in aula domani ed è ormai molto probabile che
la vicenda parlamentare della delega sul lavoro si concluda con l’ennesimo voto di fiducia.
La Cgil conferma lo sciopero generale che si farà il 12 dicembre insieme alla Uil, mentre la
Cisl ha deciso di non partecipare alla mobilitazione contro la politica economica del
governo Renzi e contro il Jobs Act e di scioperare da sola il primo dicembre nei comparti
dei servizi pubblici. Fischi al Congresso della Uil al momento della lettura del messaggio
del ministro Poletti che, cambiando programma, ha deciso di non parlare. “Forse non
aveva nulla da dire”, ha commentato Carmelo Barbagallo che prende il posto di Luigi
Angeletti alla guida della Uil. Grande indignazione, rabbia e lacrime per la decisione della
Cassazione al processo Eternit: il Procuratore Generale ha chiesto infatti l'annullamento
della sentenza di appello che aveva condannato i proprietari e responsabili aziendali. Le
motivazioni adottate dal Procuratore sconcertano e rischiano di scatenare effetti che vanno
ben oltre i territori coinvolti. Si è sostenuto l'annullamento in quanto i fatti risalirebbero agli
anni '70 e quindi prescrivibili. La Cgil ricorda però che le sentenze di primo grado e di
appello avevano stabilito che si trattava di 'disastro ambientale doloso permanente' e che
le cause sono tutt'ora vive ed operanti e continueranno a determinare effetti disastrosi per
le persone coinvolte. I lavoratori e i cittadini continueranno comunque a richiedere
giustizia. Ogni anno cinquanta persone sono morte a causa dell’Eternit. L’ultima vittima è
stata seppellita sabato scorso. Domani a Napoli la manifestazione per il secondo sciopero
della Fiom. Secondo i dirigenti del sindacato dei metalmeccanici della Cgil domani in
piazza ci saranno più di ventimila lavoratori. Oggi delegati dei chimici, tessili e dei comparti
dell’energia saranno a Bologna con Susanna Camusso per preparare lo sciopero
generale. Via libera del governo alla privatizzazione delle ferrovie, Poste ed Enel, mentre
Rai Way fa il suo esordio in Borsa. Per le nuove privatizzazioni si partirà con l’Enel. Il
governo spera di ricavare almeno due miliardi dall’operazione.

Il 12 dicembre sarà sciopero generale. Anche con la Uil
Dalla data inizialmente prevista del 5 dicembre lo sciopero generale è stato posticipato al
12 dicembre. E a scioperare insieme alla Cgil ci sarà anche la Uil. E' questo l'esito
dell'incontro tra i leader sindacali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria
Furlan e Carmelo Barbagallo, che si è tenuto ieri a Roma a margine del congresso della
Uil. “Sui temi della legge di stabilità e del Jobs act abbiamo registrato un importante
convergenza con la Uil e abbiamo convenuto di fare uno sciopero generale il 12 dicembre
con manifestazioni territoriali, avendo fatto verifiche sulla data”, ha spiegato il segretario
generale della Cgil, Susanna Camusso. Nel suo intervento al XVI Congresso della Uil,
Camusso ha ribadito la posizione della Cgil: “rassegnarsi ed aspettare non è la scelta che
un sindacato può fare perché significherebbe essere parte del problema, invece noi siamo
la soluzione”. La Cgil, ha proseguito “trova davvero irresponsabile che il governo sostenga
e teorizzi che tutti i luoghi della mediazione sociali vanno cancellati” e rivolgendosi al
Premier ha proseguito: “può stare sereno, non abbiamo il rimpianto della concertazione,
oggi è meno comprensibile qual è la visione e il sogno del Paese” rispetto al '90, “ma
questo non significa poter dire che non c'è un luogo dove si contratta con i sindacati.
Contrattare è un temine nobile”. Sul portale della Cgil e sul sito di Radio Articolo 1
(www.radioarticolo1.it) è possibile ascoltare in podcast l’intervento della leader della Cgil.

COMMENTI E INTERVISTE SU MANOVRA, JOBS ACT ED ETERNIT
Per quanto riguarda il Jobs Act da segnalare tra le interviste di oggi quella a Cesare
Damiano, presidente della Commissione lavoro sul Sole 24 ore a cura di Giorgio
Pogliotti, “Passi avanti su disciplinari e controlli” (p.8) e a Filippo Taddei, a cura di
Davide Colombo, “Contratti più convenienti” (sempre a pagina 8). Interessante sul
Corriere della Sera la testimonianza della ex ministra del lavoro, Elsa Fornero, intervistata
da Lorenzo Salvia: “Sui licenziamenti si segue la nostra linea. Fu Bersani a fermarci”
(p.8). Sul Tempo l’esponente (lettiano) della minoranza Dem, Francesco Boccia, critica il
premier e segretario Matteo Renzi: “Matteo coccola i ricchi. Il Pd aiuti i più deboli” (p.4).
Visione molto diversa quella del sottosegretario all’economia Pier Paolo Baretta che
difende la manovra di politica economica contenuta nella Legge di stabilità: “Spenderemo
meno, ma i soldi resteranno alle famiglie” (Intervista di Marco Iasevoli, Avvenire, p. 7).
“Tutti riformisti? Nessuno se non c’è uguaglianza” è invece la posizione di Emanuele
Macaluso intervistato da Daniela Preziosi sul manifesto (p.3). Molto bello sul caso Eternit
il commento di Gad Lerner su Repubblica, “La giustizia in polvere”. Tanti i commenti su
tutti i giornali. Tra questi Michele Brambilla su La Stampa, “Diritto senza giustizia”. Anche
il Corriere della Sera dedica due pagine intere alla sentenza e un titolo in prima pagina:
“Nessuno pagherà per Eternit” (p. 5 e 6).

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