via Fratelli Folonari, 20 - Brescia Centralino 030.37291
cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

Fondamentali per l'inclusione, presidio a Brescia

Assistenti all'autonomia e alla comunicazione in presidio. Fp Cgil: "Sono lavoratrici e lavoratori fondamentali per l'inclusione, ne va riconosciuto profilo e ruolo educativo, valorizzata la professionalità, internalizzata la funzione, con adeguati finanziamenti"


Nel pomeriggio di giovedì 14 settembre, si è svolto a Brescia nei pressi della prefettura un presidio per dare visibilità alla causa di lavoratrici e lavoratori educatori, a professionisti, che operano per l'inclusione di bambine e bambini, alunne e alunni con disabilità nelle scuole di ogni ordine e grado, incluse le scuole comunali. 

📎 GUARDA LA FOTOGALLERY .

Una giusta causa che la Funzione Pubblica Cgil porta avanti con determinazione da tempo, per dare più tutele e diritti a tutte queste figure fondamentali, con una mobilitazione per riconoscere il loro indispensabile lavoro e dare sostegno ai disegni di legge all'esame del Parlamento sull'internalizzazione e l'introduzione del profilo professionale dell'assistente per l'autonomia e la comunicazione nei ruoli del personale scolastico.

Si tratta di educatori professionali in genere dipendenti delle cooperative sociali che, anche quando assunti a tempo indeterminato, non hanno però né un lavoro né una retribuzione stabile, vincolati come sono al part-time ciclico verticale, alla presenza o assenza dell'alunno seguito, ai sotto inquadramenti.

Rappresentano – a discapito delle loro grandi e importanti competenze – una fascia di lavoro povero di circa 65mila persone in tutto il Paese (in Lombardia sono circa 8.000; nella sola provincia di Brescia, per circa 2.600 utenti, sono 1.700 gli addetti impiegati in 20 diverse cooperative sociali), soggetti ad appalti e affidamenti diretti.

Il legame tra le condizioni di lavoro e la garanzia di poter fruire con continuità di diritti fondamentali da parte delle alunne e degli alunni disabili è molto stretto.

Per questo la nostra vertenza sindacale sta facendo pressione sulla politica per un cambio di passo di civiltà per tutte queste persone complessivamente, per la loro tutela e la loro dignità.

Per le lavoratrici e lavoratori chiediamo:
• una valorizzazione professionale attraverso il riconoscimento del profilo e del ruolo educativo nei servizi di inclusione scolastica, in modo anche da rendere omogenee norme contrattuali e organizzative attualmente diversificate nel Paese;
• l'internalizzazione in tutte le scuole, incluso il servizio 0-6 anni, attraverso finanziamenti adeguati;
• di investire sulla loro figura e operato, assicurando di svolgere tutto il monte ore contrattuale, indipendentemente dalla presenza dell'allievo e partecipando ai processi e vari organismi scolastici, in modo da vedere riconosciuta la loro piena titolarità e una retribuzione stabile"

Approfondimenti