Ciao Gigi Guizzi, caro amico d’infanzia e compagno di tante battaglie sociali e sindacali comuni.
La notizia improvvisa ed inaspettata della sua morte ha portato la mia mente ai tanti ricordi e ai momenti trascorsi insieme, fin da bambini quando frequentavamo l’oratorio di Cellatica, poi da adulti durante la nostra militanza nel circolo comunista di Cellatica e nella Federazione Giovanile Comunista di Brescia.
L’ultimo nostro piacevole incontro è avvenuto quest’estate a Cellatica nella casa in campagna di Davide e Lucia, un incontro breve perché lui poi, come tutti i giorni d’estate, andava al lago a Sulzano d’Iseo.
Nei primi otto mesi di quest’anno ci siamo incontrati diverse volte ed abbiamo ricordato insieme e costruito gli avvenimenti più importanti della sua militanza sindacale nella Fiom Cgil alla OM Fiat Iveco di Brescia e negli organismi dirigenti della federazione di Brescia del PCI, portando avanti, in quella sede, le istanze degli operai che rappresentava.
Con queste poche righe vorrei in sintesi ricordare l’importante contributo e lo straordinario impegno politico e sociale di Gigi Guizzi, una persona dolce, che amava molto la sua famiglia, le sue tre sorelle e soprattutto la figlia Linda e il nipote Samuele, amante del calcio e tifoso dell’Inter.
Gigi nasce a Cellatica il 12.06.1950. Inizia a lavorare a 16 anni, in una piccola officina del paese che produce piccole macchine per caricare le cartucce con pallini di piombo per fucili da caccia. L’officina, che ha quattro dipendenti compreso il titolare e suo figlio, si trova a pochi passi dalla sua abitazione, al primo piano nei locali della vecchia filanda. Il vecchio stabile della filanda si trova tra via Attico e Via Don Cesare Bertulli di Cellatica, nelle vicinanze all’attuale sede del Comune.
Nel 1967, a 17 anni non ancora compiuti, inizia a fare politica nei Giovani Comunisti. Erano i primi anni dei movimenti giovanili contro la guerra nel Vietnam e contro tutti regimi autoritari e antidemocratici.
Come il padre diventa operaio della Om Fiat dal 1969 al 1986. Dopo il 1969 riprende a studiare e frequenta la scuola serale di ragioneria. Nel 1972 ottiene il diploma di ragioniere e dopo il conseguimento del titolo, per soli tre giorni, lavora negli uffici del palazzo di vetro della OM Fiat Iveco di via Volturno, ma viene poi rimandato a fare l’operaio perché aderisce ad uno sciopero. Nel 1972 diventa delegato di reparto e sarà tra i protagonisti nel 1984, insieme a Cremaschi, Benedini, Landi e Paletti della lotta promossa insieme ai delegati dei più importanti gruppi industriali del paese del movimento sindacale degli “autoconvocati”, movimento che nasce dopo il decreto del governo Craxi del 14 febbraio del 1984 che avvierà, d’intesa con gli industriali, l’eliminazione della scala mobile e della rivalutazione automatica dei salari dal costo della vita.
Nel 1986, si dimette dalla OM Fiat Iveco di Brescia e avvia un’attività lavorativa autonoma come restauratore di mobili antichi, un lavoro che svolge fino al suo pensionamento. Il suo impegno e le lotte sindacali alla OM Fiat Iveco, tuttavia, sono stati per Guizzi centrali ed importanti per tutto il corso della sua vita.
Ciao Gigi, caro amico e compagno di tante battaglie sindacali condotte insieme.
Grazie per la tua amicizia e per i tanti momenti trascorsi con gli amici di Cellatica.
Alla famiglia di Gigi, alla figlia Linda, al nipote Samuele, agli zii Piera, Maria e Piero va un forte abbraccio.
Osvaldo Squassina
Ex segretario generale della Fiom Cgil di Brescia