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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

Lavoro in salute e sicurezza

Pochi giorni dopo l’intesa raggiunta con il Governo sull’integrazione del Protocollo di sicurezza in vista della “fase 2”, la giornata mondiale per la salute e sicurezza sul lavoro non può che favorire una riflessione su quanto sta avvenendo nel mondo del lavoro a causa della pandemia di Coronavirus.


Oggi, in occasione della giornata mondiale per la salute e sicurezza sul lavoro si ricordano le migliaia di decessi che ogni anno avvengono nei luoghi di lavoro, a causa delle condizioni di lavoro. Il 28 aprile è una giornata che, come sindacato, abbiamo sempre dedicato alle vittime dell’amianto, ma quest’anno non possiamo non riflettere anche su quanto sta accadendo a causa della pandemia globale di COVID-19, che ha cambiato e forse continuerà a cambiare ancora per molto tempo, le nostre abitudini e i nostri usi. Qui la lettera unitaria di Cgil Cisl Uil.

Pochi giorni fa – il 24 aprile – è stata raggiunta l’intesa tra Governo e sindacati sull’integrazione del Protocollo sicurezza per la Fase-2, prevista a partire da lunedì 4 maggio. 

Come chiarito dal segretario generale della Cgil Maurizio Landini su Rassegna.it, nel Protocollo «Sono state inserite regole per garantire uniformità di comportamenti nei siti con più aziende che operano nella stessa produzione e per responsabilizzare sia le aziende committenti che in appalto». Per riorganizzare il lavoro, «valutare i rischi, trovare le soluzioni più idonee, garantire la prosecuzione nella massima sicurezza delle attività produttive».

«L’intesa – prosegue il leader della Cgil – verrà recepita in un dispositivo normativo. Questo ci consentirà di avere certezza ed esigibilità delle regole che abbiamo concordato. La ripresa del lavoro dovrà avvenire nella massima sicurezza, tanto che le condizioni che assicurino ai lavoratori adeguati livelli di protezione diventano un requisito cogente per riprendere o continuare a lavorare». 

La giornata di oggi, oltre che una giornata “in ricordo”, vorremmo che fosse anche una giornata a sostegno di tutti quei lavoratori – medici in prima linea negli ospedali, infermieri, medici di base, carabinieri, giornalisti, farmacisti, personale delle forze dell’ordine, vigili del fuoco, operai, impiegati, cassieri, addetti alle pulizie, badanti, autotrasportatori – che, pur essendo tra i più esposti e colpiti da questa pandemia hanno continuato a lavorare affrontando difficoltà immense per la mancanza di DPI adeguati, di piani di prevenzione, di procedure di sicurezza idonee.

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IL MANIFESTO DELLA GIORNATA

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