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Banche: Calcagni (Fisac), da Abi aperture, restano nodi su contratto. Nessun passo avanti su 200 euro di aumento

Ripreso il negoziato per il rinnovo del CCNL del Credito. Ecco i temi sul tavolo della piattaforma unitaria


Con l’incontro di oggi è ripreso il negoziato per il rinnovo del Ccnl del credito. Sul tavolo i temi della piattaforma unitaria: salari, diritti e tutele che restano per punti centrali per l’avanzamento del negoziato in un’ottica di definizione a breve termine dell’intero assetto se ovviamente i contenuti di merito saranno rispondenti alle richieste che unitariamente abbiamo formulato.

Nelle dichiarazioni di ABI vogliamo qualche elemento di positività ma restano ancora nodi da sciogliere. Positiva l’apertura sull’argomento tutele su cui però le posizioni sono ancora distanti.

Positiva anche l’apertura sul tema delle flessibilità e della conciliazione dei tempi di vita e lavoro. Non è tempo per furberie e furbizie, a qualsiasi livello.

Possiamo giudicare positivo l’accoglimento della nostra richiesta di eliminazione del salario d’ingresso per i neoassunti, sulla quale comunque riserviamo valutazioni sostanziali rispetto all’ articolazione formale.

Rispetto agli inquadramenti ribadiamo ancora che non offriremo spalle rispetto a manovre ben orchestrate di riduzione di costi del lavoro.

Positive le aperture sulle richieste formulate in piattaforma circa le flessibilità, la conciliazione dei tempi di vita e lavoro e il diritto alla disconnessione.

Rispetto alla negoziazione della richiesta economica, sulla quale oggi non ci sono stati avanzamenti rispetto alla proposta di ABI, è chiaro che davanti ad un sistema bancario che distribuisce 1 mld al mese di utili il sindacato lavorerà unitariamente perché il punto di caduta sia il più prossimo alla nostra richiesta di 200€ per la figura media.

Rispetto alla dichiarazione di ABI sulla reintegra apprendiamo un avanzamento in termini di tutela economica ma occorre fare di più.

Occorre garantire la neutralità in termini di diritti e tutele di chi intermedia il risparmio privato a tutela del lavoro delle aziende e del Paese.

A questo punto, considerato il ruolo centrale del Ccnl, come anche riconosciuto da ABI, riteniamo che portare a compimento questa fase sia condizione imprescindibile per il corretto avvio delle procedure collegate ai piani industriali da sviluppare nel prosieguo anche nel rispetto dei rapporti tra contrattazione di primo e secondo livello.

Condividiamo la calendarizzazione dei prossimi incontri come proposta da ABI senza escludere in caso di rottura del negoziato oltre alle agitazioni proprie della democrazia sindacale anche il blocco di tutte le trattative rispetto ai piani industriali dei Gruppi Bancari.

Per il prossimo incontro calendarizzato al 28 pv attendiamo la formulazione di testi promessi da ABI sui quali potremmo formulare le osservazioni di merito.

 

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 26 nov – L’Abi alla ripresa del tavolo negoziale con i sindacati per il rinnovo del contratto dei 300mila bancari “ha fatto delle aperture”, commenta il segretario generale della Fisac Cgil Giuliano Calcagni “ma restano ancora nodi da sciogliere”. Nel dettaglio, Calcagni spiega che è “positiva l’apertura sull’argomento tutele su cui però le posizioni sono ancora distanti ed è positiva anche l’apertura sul tema delle flessibilità e della conciliazione dei tempi di vita e lavoro”.

La Fisac apprezza poi il fatto che l’Abi abbia accolto la richiesta dei bancari della Cgil riguardo all’eliminazione del salario d’ingresso per i neoassunti, “sulla quale comunque ci riserviamo valutazioni sostanziali rispetto all’articolazione formale”. Nessun passo avanti, invece, sul tema degli aumenti: i sindacati chiedono 200 euro e l’Abi ha detto che vuole verificare la sostenibilità di un aumento massimo di 135 euro. Commenta Calcagni: “è chiaro che davanti ad un sistema bancario che distribuisce 1 miliardo al mese di utili il sindacato lavorerà unitariamente perché il punto di caduta sia il più prossimo alla nostra richiesta di 200 euro per la figura media”. Il confronto riprende giovedì.

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