Tutto il mondo protesta per il clima. La situazione del nostro Pianeta è critica, ma certamente mai come in questi mesi è cresciuta la consapevolezza a livello globale che occorre fare qualcosa – e subito – per disinnescare quel conto alla rovescia che secondo gli scienziati potrebbe portare nel giro di qualche decennio, se non all’estinzione della vita sulla terra, certo a un suo drastico peggioramento di cui pagheranno le conseguenze i più deboli e indifesi. Il 27 settembre si svolge dunque il terzo “Sciopero globale per il clima” (Global climate strike), che fa seguito alle manifestazioni globali di venerdì 15 marzo e di venerdì 24 maggio, promosse dal movimento dei “Venerdì per il futuro” (Fridays for future, #FFF), nato a livello globale sull'esempio dell’attività di protesta (prima davanti al Parlamento di Stoccolma, in seguito in giro per le principali capitali mondiali) di Greta Thunberg. Solo in Italia giovani e cittadini manifestano in oltre 180 piazze.
Sin dall’inizio, la Cgil ha aderito e sostenuto questo movimento, con il suo segretario generale Maurizio Landini che lo scorso 19 aprile ha incontrato la giovanissima militante svedese nella sede della Cgil nazionale e in quell’occasione le ha conferito la tessera onoraria della confederazione. Insieme, Cgil, Cisl e Uil hanno presentato un dettagliato progetto per l'ambiente.
“La giustizia climatica è una sfida interessante che va affrontata tenendo assieme i temi ambientali e quelli del lavoro, senza alcuna contrapposizione. Per questo, in occasione del terzo Global climate strike, saremo al fianco dei giovani, degli studenti e dei lavoratori perché questa importante battaglia potremo vincerla solo se la combattiamo uniti”. È quanto si legge in una nota della Cgil nazionale.