via Fratelli Folonari, 20 - Brescia Centralino 030.37291
cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

Accordo Confindustria sindacati, confermato il doppio livello contrattuale

Silvia Spera (Cgil Brescia): «L'accordo riconosce che esiste un problema salariale nel mondo del lavoro». E, sulla rappresentanza: «Si riconosce la necessità di definire meglio quella datoriale»


Firmato l’accordo sul nuovo modello contrattuale e di relazioni industriali dal presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, e dai leader di Cgil, Cisl e Uil, Camusso, Furlan e Barbagallo, dopo la sigla del testo nella notte del 28 febbraio.

Conferma i due livelli di contrattazione (nazionale e aziendale o territoriale), indica i criteri di calcolo degli aumenti salariali, introduce il Trattamento economico complessivo e minimo (Tec e Tem) e definisce per la prima volta la misurazione della rappresentanza anche per le imprese. qui i dettagli dell'accordo

Nell'edizione di sabato 10 marzo il Giornale di Brescia riporta le reazioni bresciane all'intesa. Tra queste qella di Silvia Spera, segretaria generale della Camera del Lavoro: "«Si tratta di un accordo che mantiene la prassi in essere dell'ultima fase contrattuale. Rispetto alle precedenti istanze avanzate da Confindustria, due sono i punti importanti: il primo è il doppio livello contrattuale, che attesta il valore del contratto nazionale rafforzando quindi la rappresentanza delle sigle sindacali all'interno delle imprese; in secondo luogo l'accordo riconosce che esiste un problema salariale nel mondo del lavoro». Sul tema della misurazione della rappresentatività sindacale nelle aziende, per Spera si va nella direzione giusta: «La vera novità dell'accordo è la conferma della necessità di definire, certificare, meglio la rappresentanza datoriale. In secondo luogo non è prevista una gestione unilaterale delle crisi aziendali che vanno invece contrattate di volta in volta»".

Approfondimenti