«Siamo determinati a porre la parola fine a questo processo arduo ma non impossibile da decidere: si tratta di un crimine che ha dilaniato vittime e famiglie e che ha profondamente inciso il tessuto della democrazia ma la magistratura italiana ha saputo concludere processi per fatti altrettanto gravi e inquietanti». Così il sostituto procuratore generale della Cassazione, Alfredo Viola, ha iniziato la sua requisitoria all’udienza per la strage di piazza La Loggia a Brescia. Poi ha chiesto la conferma della condanna all’ergastolo inflitta in sede di appello-bis a Carlo Maria Maggi, ex ispettore veneto di Ordine Nuovo. Va respinto anche il ricorso presentato da Maurizio Tramonte, l’ex fonte Tritone dei servizi segreti, contro la sentenza di condanna all’ergastolo per la strage di Brescia.
Gli avvocati di parte civile (tra cui Francesco Sinicato per la Cgil, presente a Roma insieme al segretario generale della Camera del Lavoro Damiano Galletti) hanno nconsegnato le loro conclusioni senza intervfenire, vista la completezza della relazione del procuratore generale. la parola, successivamente, agli avvocati della difesa, in serata la camera di Consiglio. Previsto in nottata il deposito della sentenza.