Alle 16,37 di venerdì 12 dicembre 1969 un ordigno esplode nel salone centrale della Banca Nazionale dell’Agricoltura di Milano: muoiono 17 persone, 90 i feriti. Un’altra bomba, fortunatamente rimasta inesplosa, viene rinvenuta, sempre nel capoluogo lombardo, nella sede della Banca Commerciale Italiana. Ancora una manciata di minuti e le esplosioni non risparmiano la capitale. Tra le 16,55 e le 17,30 ne avvengono altre tre: una all’interno della Banca Nazionale del Lavoro di via San Basilio, altre due sull’Altare della patria di Piazza Venezia. Inizia così la strategia della tensione.
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