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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

GIOVEDÌ LA PRESENTAZIONE DEL TESTO AL PIRELLINO. L'INTERVENTO DI SUNIA E CAMERA DEL LAVORO

Casa, una brutta legge regionale


Nella giornata di  ieri, giovedì 27 ottobre 2016, nella sede del Pirellino di via Dalmazia l’assessore regionale Fabrizio Sala ha illustrato alle amministrazioni comunali bresciane e alle associazioni degli inquilini, escluse le confederazioni sindacali, la nuova legge regionale sulla casa.

A Brescia il patrimonio dell’ALER è di circa 9.600 alloggi - il 4% scarso del mercato della locazione complessivo -, incide in maniera risibile sull’offerta complessiva di alloggi e non è minimamente in grado di dare risposta al bisogno di casa a canoni sopportabili.

La legge approvata in Regione non si preoccupa di questo, ma anzi prosegue nella cancellazione dell’idea stessa di edilizia pubblica e della sua funzione sociale.
Il richiamo fatto ieri dall'assessore all'Olanda come modello ispiratore è quanto meno infelice, dal momento che in quel Paese l’edilizia residenziale sociale copre oltre il 75% dell’intera domanda locatizia. Il che significa, fatte le dovute proporzioni, che per ogni unità immobiliare sociale in Lombardia, in Olanda ve ne sono venti.

Più che ridurre il patrimonio esistente e farvi entrare i privati nella gestione, con inevitabili aumenti dei costi a carico degli assegnatari, sarebbe al contrario necessario investire in nuovo patrimonio pubblico e migliorare (a partire dall'efficienza energetica, grande nodo che grava sulle tasche degli inquilini) quello esistente.

Contro questa impostazione della legge abbiamo più volte manifestato il nostro dissenso e siamo anche riusciti ad evitare alcune derive, tra le quali quella che prevedeva la vendita del 30% del patrimonio pubblico lombardo.

È evidente che questo non basta e come associazione degli inquilini, nella condivisione con le confederazioni sindacali, restiamo impegnati a contrastare l'impostazione della legge, soprattutto in un fase in cui la giunta regionale si appresta (senza il coinvolgimento del consiglio regionale) alla formulazione dei regolamenti attuativi della nuova legge.

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