25 luglio 2016 - A seguito di un ricorso della CGIL, il Comitato Europeo dei diritti sociali ha avviato una procedura di infrazione nei confronti dello Stato Italiano per inadempienze nella tutela del diritto alla salute delle donne che devono rivolgersi al servizio sanitario per interrompere la gravidanza e per discriminazione dei medici non obiettori di coscienza. La Ministra della salute ha inviato delle giustificazioni che hanno indotto la Commissione a sospendere le penali e a sottoporre il sistema italiano ad un controllo periodico. L'Italia resta quindi sotto osservazione fino al prossimo rapporto nazionale, che dovrà essere inviato al Comitato nel 2017.
Per questo abbiamo ritenuto utile scrivere al Presidente del Consiglio e alla Ministra con delega alle pari opportunità per evidenziare la realtà dei fatti che anche a Brescia vede penalizzate le donne e i medici non obiettori al di là delle giustificazioni addotte e quindi la necessità di rimuove gli ostacoli per la piena applicazione della legge 194/78. La lettera
UNA LETTERA SULLA SITUAZIONE BRESCIANA
Interruzione volontaria di gravidanza, Italia ancora sotto osservazione