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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

DA BRESCIA PULLMAN ORGANIZZATI DALLA FUNZIONE PUBBLICA, PARTENZA ORE 7 DAL PIAZZALE iVECO DI VIA VOLTURNO

Funzione Pubblica, sciopero il 7 aprile


Giovedì 7 aprile sarà sciopero generale per i lavoratori e le lavoratrici del pubblico impiego e della funzione pubblica. In programma anche la manifestazione a livello regionale a Milano.

Qui il comunicato unitario di Cgil, Cisl, Uil

Il 7 aprile i lavoratori dei servizi pubblici si fermano in Lombardia per l’intera giornata. Una mobilitazione territoriale, la prima, indetta dai sindacati per chiedere il rinnovo dei contratti di lavoro – bloccati da sette anni – e ribadire una serie di questioni centrali che riguardano la qualità del lavoro e delle prestazioni offerte ai cittadini. Il concentramento è previsto per le 9.30 davanti  alla stazione centrale di Milano, in piazza duca d'Aosta, da lì si articolerà poi il corteo che arriverà sotto alla sede degli uffici della Regione Lombardia dove sono previsti gli interventi.

“Insieme alle motivazioni generali – spiega Florindo Oliverio, segretario generale della Fp Cgil Lombardia nel suo intervento su RadioArticolo1 – ci sono quelle che riguardano la nostra realtà. Chiediamo alla Regione di attivare un tavolo di confronto sugli effetti della riforma del sistema socio-sanitario lombardo che è stata approvata lo scorso anno e che ha visto dal primo di gennaio 2016 la trasformazione delle vecchie aziende ospedaliere e delle Asl in nuove aziende territoriali della salute e aziende socio -anitarie territoriali. Una trasformazione che rischia di ridurre i servizi sul territorio e mortificare le professionalità acquisite dai lavoratori della sanità lombarda”.

“L'altro tema – ha aggiunto – riguarda l'entrata in vigore dal 25 novembre delle normative europee in materia di orario di lavoro. Stimiamo che occorre nei prossimi tre anni avviare una vertenza per aumentare gli organici della sanità lombarda. Per rispettare la normativa europea che prevede turni di riposo giornaliero di 11 ore tra un turno e l'altro, il non superamento delle 48 ore settimanali di lavoro effettivamente effettuato, comprensivo degli straordinari, e il rispetto dei 52 riposi settimanali su base annua, e mantenere gli stessi servizi, i direttori generali delle aziende pubbliche hanno specificato che occorrerebbe assumere 3.000 nuovi lavoratori. La Regione non ha intenzione di assumere e c’è il rischio di esternalizzazione e privatizzazione di alcuni servizi o, peggio, la soppressione di alcuni di essi”. continua su rassegna.it

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