La Carta dei Diritti Universali del Lavoro, ovvero un nuovo Statuto delle lavoratrici e dei lavoratori, inizia il suo viaggio in giro per l'Italia.
Nei giorni scorsi è infatti partito da Roma il pullman della Cgil che attraverserà tutta Italia per informare lavoratori, cittadini, studenti, pensionati sui contenuti della Carta dei Diritti. dal 4 al 6 febbraio il pullman sarà in Lombardia.
La Carta dei diritti è una raccolta di norme (qui il testo integrale) destinate a tutto il mondo del lavoro, subordinato e autonomo, che per due mesi, fino al 19 marzo, sarà al centro delle assemblee nei luoghi di lavoro e dei pensionati, per la consultazione straordinaria delle iscritte e degli iscritti alla Cgil. A Brescia l'obiettivo è coinvolgere almeno 30 mila iscritti e iscirtte alla nostra organizzazione
L’obiettivo è ambizioso: far diventare la Carta una legge d’iniziativa popolare per ridare dignità a tutti i lavoratori e a tutte le lavoratrici.
Con il nuovo Statuto la Cgil vuole innovare gli strumenti contrattuali preservando quei diritti fondamentali che devono essere riconosciuti ed estesi a tutti, senza distinzione, indipendentemente dalla tipologia lavorativa o contrattuale, perché inderogabili e universali. Diritti che vanno dal compenso equo e proporzionato alla libertà di espressione, dal diritto alla sicurezza al diritto al riposo, ma anche alle pari opportunità e alla formazione permanente, un aggiornamento costante di saperi e competenze. Per ricostruire un diritto del lavoro a tutela della parte più debole nel rapporto di lavoro.
Gli obiettivi del testo sono (leggi anche il volantone) :
- ricostruire il diritto ad avere diritti nel lavoro realmente universali ed estesi a tutti che pertanto si fondino su principi di rango costituzionale;
- disciplinare regole su Democrazia e Rappresentanza, estendendo a tutti gli accordi interconfederali sottoscritti in questi anni;
- attuare l'articolo 39 della Costituzione, dando alla Contrattazione collettiva regole che ne determino l'efficacia generale ripristinando il giusto rapporto tra legislazione e contrattazione;
- aumentare le forme di partecipazione, consultazione e voto certificato dei lavoratori al fine di garantire sempre di più che le tutele seguano i cambiamenti organizzativi delle imprese affidando alla contrattazione a tutti i livelli la funzione regolatrice tra diritti dei lavoratori ed esigenze tecnico organizzative delle imprese;
- riscrivere la disciplina delle tipologie contrattuali rimettendo al centro il contratto di lavoro a tempo indeterminato e stabile, superando la precarietà attraverso la ridefinizione dei diritti collegati a quelle tipologie di lavoro riconducendole alla loro funzione di rispondere ad esigenze meramente temporanee dell'impresa o di autonomia scelta del lavoratore.
- Proprio per la rilevanza e l'eccezionalità di questo disegno che cambia il volto del mondo del lavoro rimettendo al centro il Lavoro e i Diritti, cancellando tutta la legislazione che ne ha permesso la svalorizzazione e soprattutto introducendo diritti innovativi, in grado di rispondere alle esigenze di modernizzazione dello sviluppo ma contemperando tutele e garanzie per i lavoratori, occorre che tutte le iscritti e le iscritti partecipino alla discussione, diffusione, promozione e sensibilizzazione alla campagna di promozione della “Carta”.