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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

LA RIFLESSIONE DI ORIELLA SAVOLDI (CAMERA DEL LAVORO DI BRESCIA)

Commissione eco mafie a Brescia, esclusi i sindacati


19  giugno 2015 Colpisce l'esclusione delle rappresentanze dei lavoratori e delle lavoratrici dalle audizioni programmate per la Commissione bi-camerale Eco-mafie nei giorni scorsi a Brescia. Eppure lavorano a migliaia nel perimetro del sin-Caffaro, e nelle aree del rischio ambientale: operai, impiegati, autisti, insegnanti, commessi, operatori ecologici, edili, addetti alla manutenzione del verde, che lavorano e/o abitano nell'area interessata dall'inquinamento. Per loro: “Non c'è tempo!” E' la risposta che è stata riservata alla CGIL. Non c'è tempo per il lavoro, per quello che c'è, per quello che manca e si potrebbe creare con l'attivazione di concreti interventi di bonifica.

Una risposta in sintonia con l'esclusione dalle Conferenze dei Servizi locali riservate al confronto fra istituzioni e enti strumentali per le quali, la definizione di “tecniche” giustificherebbe l'esclusione dei diversi portatori di interesse fra cui il sindacato, salvo poi dover scoprire di decisioni che vanno ben oltre.

Riperimetrazione del sito? Quando, dove, perché? E' questo l'obiettivo che ha impedito finora la definizione di un Piano complessivo per la bonifica del sin-caffaro? La scommessa davanti ad un inquinamento di così grande portata e dimensione, tutt'ora attivo, si limita alla possibilità di decidere di volta in volta la definizione e realizzazione di progetti al di fuori di un ordine condiviso di priorità in rapporto alla pericolosità per la salute?

Ora, il Commissario straordinario è stato nominato: a Roberto Moreni, il nostro augurio di buon lavoro per un compito davvero impegnativo considerando la situazione attuale del sin-caffaro e la promessa dichiarata a commento della sua nomina dall'Assessore all'ambiente Gianluigi Fondra di una “azione in materia di bonifiche ...più efficace e stringente”. Bene! Non resta che predisporre un piano finanziario sostenibile confidando nelle reiterate promesse del Ministero. Ancorquando di spendere i finanziamenti già stanziati ancora da destinare o previsti per interventi la cui realizzazione si protrae ben oltre le scadenze dei cronoprogrammi convenuti.

Fa bene il sindaco di Brescia a lamentare la mancata comunicazione con Sogesid in ordine agli interventi rientranti nella Convenzione sottoscritta per la bonifica delle rogge. Resta che di questo, il Comune di Brescia ha in obbligo quanto previsto dall'Accordo di Programma 2009: “di informare la cittadinanza locale in merito agli interventi che il soggetto attuatore intende avviare e/o ha già avviato sul territorio comunale, comunicando altresì i relativi sviluppi”. Tanto più quando questi tardano a venire.

Quanto al Ministero, concretizzi lo stanziamento promesso; a sei mesi dall'ultima Conferenza istruttoria e considerando le prescrizioni in ordine alla mancata messa in sicurezza da parte di soggetti privati di fonti tuttora attive di inquinamento, batta un colpo concreto senza ulteriori temporeggiamenti.

Più in generale l'allarme lanciato da ARPA per il pesante inquinamento da cromo esavalente e altri solventi va raccolto, in primis potenziando organici e agibilità degli stessi per garantire un presidio del territorio che rischia altrimenti di restare sguarnito di controlli e a vantaggio di interessi scorretti e criminosi.

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