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ALTRI TEMI: GRECIA, ITALICUM, LEGALITÀ

La stretta per il Quirinale. Segnalazioni dai quotidiani nazionali di mercoledì 28 gennaio


La scalata al Quirinale è partita. Domani ci sarà il primo voto per
l'elezione del presidente della Repubblica, dopo i colloqui di ieri di
Matteo Renzi con le delegazioni dei partiti. Per oggi è previsto
invece l’atteso incontro con Berlusconi. Tre i nomi su cui sembra si
concentrerà la mediazione: Mattarella, Amato, Padoan. In tasca a Renzi
anche una rosa di nomi di donne. Si parla per esempio dell’ipotesi
Anna Finocchiaro. Il Senato dà intanto il suo via libera alla nuova
legge elettorale, l'ltalicum, mentre si riparla del tema
dell'agibilità politica dopo il no della Procura di Milano allo sconto
di pena per Berlusconi. Audizioni in Parlamento sul Jobs Act. La Cgil
conferma il suo giudizio negativo e si prepara a rilanciare la
mobilitazione. Intanto, dopo la vittoria di Tsipras in Grecia e la
formazione del nuovo governo di Atene (solo 10 ministri), il dibattito
europeo si concentra sulla flessibilità e sulla cancellazione del
debito. La cancelliera  Angela Merkel ha già detto no.

PIU’ DI NOVE MILIONI DI PERSONE IN GRAVE DIFFICOLTA’

Sono 9milioni e 410mila le persone in grave difficoltà per la mancanza
di lavoro o per la precarietà di una posizione lavorativa non scelta
ma subita. Si tratta del dato più alto dal 2007 ad oggi riferito al
terzo trimestre di ogni anno''. E' quanto emerge dal rapporto
periodico '' Gli effetti della crisi sul lavoro in Italia - gennaio
2015'' a cura dell' osservatorio del mercato del lavoro dell'
Associazione Bruno Trentin, relativo al terzo trimestre 2014. ''


ANALISI, COMMENTI E INTERVISTE

SOTTO IL QUIRINALE.  Alla vigilia dell’avvio delle operazioni di voto
per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica sono tanti gli
approfondimenti sulla stampa. Il Corriere della Sera propone tra le
altre cose l’editoriale di Angelo Panebianco, “Il presidente con un
doppio profilo” e la nota politica di Massimo Franco, secondo il quale
la legge elettorale rafforza il patto con gli azzurri”. Sul Messaggero
interessante il retroscena di Marco Conti su Anna Finocchiaro,
possibile carta a sorpresa di Palazzo Chigi” (p.3). Su La Stampa
Marcello Sorgi parla del conto che Silvio presenta a Matteo (p.23).

LA VIA GRECA. Sul manifesto, che dedica tutta la sua copertina a
Tsipras, da segnalare oggi due approfondimenti: quello di Luciana
Castellina su “La scelta coraggiosa del giovane Alexis” e il reportage
di Angelo Mastrandrea da Atene, “Lavoro e meno trojka, speranze a
Pereama” (p.4 e 5). Sul Sole 24 ore nell’editoriale di Carlo Bastasin
si mette in discussione il tradizionale schema sinistra-destra per
capire cosa sta succedendo in Europa. “Nuovi spartiacque, tra
euroscettici ed europeisti, tra protezione degli interessi nazionali e
fiducia nell’integrazione sovranazionale, si stanno sovrapponendo alle
categorie politiche tradizionali”. Su Repubblica scrive Giovanni Di
Lorenzo, secondo il quale le reazioni tedesche alla vittoria di
Tsipras sono state finora molto sobrie, “Berlino, la forza e la
paura”. Sul Messaggero interessante l’editoriale di Giulio Sapelli,
“Quella strada obbligata per archiviare il rigore Ue”. Su La Stampa
due pagine (8 e 9) dedicate al dopo elezioni in Grecia: La linea rossa
di Merkel sui negoziati con Atene, non ci saranno sconti (articoli di
Bottero, Mastrobuoni e Zatterin).

ANDARE OLTRE IL PIL. “Misuriamo il vero benessere per dire addio
all'austerity”. Lo propone Enrico Giovannini, ex presidente dell’Istat
e ministro del Lavoro in una intervista all’Avvenire curata da Marco
Girardo. Per Giovannini la Ue ha oggi una grande opportunità di andare
oltre il Pil nell'agenda politica dell'Europa, Ci vuole un cambio di
passo nell'approccio alla Politica economica: la riforma
costituzionale prevede tra i compiti del nuovo Senato proprio quello
di fare un nuovo tipo di analisi costi-benefici che potrebbe
utilizzare il Bes, il misuratore di benessere.

LA BATTAGLIA PER LA LEGALITA’. Da segnalare oggi, a proposito di
criminalità e lotta per la legalità, il racconto di Attilio Bolzoni su
Repubblica: “A Corleone cade il muro dell’omertà, per la prima volta
denunciati i boss” (p.25 con richiamo in prima).

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