Di seguito il link al video realizzato per la CGIL Lombardia da Alessandra Manzanares sullo sciopero generale, che e' visibile sul sito della CGIL Lombardia e una selezione di link a giornali, tv e telegiornali che parlano delle due piazze di ieri.
Riproponiamo qui il servizio che Teletutto ha dedicato alla scioper generale
Un articolo di Repubblica Milano
CORRIERE MILANO (13/12/14)
Sfilano i sindacati Le lacerazioni del Pd: il governo ci ascolti
Dissidenti «dem».
«Una situazione non auspicabile», dice Onorio Rosati. Ma oramai, anche a Milano, inevitabile: slogan anti Pd accanto a politici pd; cinquantamila (pacifiche) persone in piazza contro il governo, insieme ad esponenti della maggioranza; l’enorme striscione «Così non va», e il dubbio di non sapere a chi indirizzarlo. «A guardare il disegno che ha tracciato il percorso — osserva Pippo Civati — sembra un grande punto interrogativo». Dei «dissidenti» milanesi il più noto, il deputato democratico ha sfilato nel mezzo e ha incontrato «molti militanti ed elettori del Pd — racconta —: gente che voleva parlare, che mi diceva “siamo in crisi, il partito non ci rappresenta più”. Non c’era rabbia, piuttosto preoccupazione e spaesamento». Accanto, la senatrice Pd Lucrezia Ricchiuti. Poco distante, l’assessore, Pierfrancesco Majorino, Pd pure lui: «C’è un indiscutibile malessere profondo — ragiona —, qui ci sono persone che hanno paura per il loro futuro. Penso che il jobs act sia una grande occasione mancata». A disagio per essere un democratico che critica un governo a guida democratica? «Il Pd non è una caserma, io ragiono con la mia testa e non mi ha mai spaventato essere in minoranza». Passano le bandiere rosse Cgil e quelle azzurre Uil, dal megafono suona Laura Pausini e poi subito dopo «Bella ciao», seguita da «Wish you where here» dei Pink Floyd, che sembra una dedica alla Cisl. Da Monza, da Varese, da Lodi, i metalmeccanici in minoranza: tanti impiegati, i precari della Provincia, i bancari, gli assicuratori, gli studenti, i pensionati, l’Orchestra Verdi che rischia di sparire. Al microfono il segretario della Camera del Lavoro, Graziano Gorla. E il «collega» lombardo della Uil, Danilo Margaritella. Onorio Rosati non è sul palco con gli altri, è appena sotto. Tra tutti, ex leader cittadino Cgil, consigliere regionale pd, forse uno dei più sensibili allo sdoppiamento: «Situazione non auspicabile, ma che va affrontata. Il governo sbaglia a non ascoltare». Alessandra Coppola © RIPRODUZIONE RISERVATA
Dissidenti «dem».
«Una situazione non auspicabile», dice Onorio Rosati. Ma oramai, anche a Milano, inevitabile: slogan anti Pd accanto a politici pd; cinquantamila (pacifiche) persone in piazza contro il governo, insieme ad esponenti della maggioranza; l’enorme striscione «Così non va», e il dubbio di non sapere a chi indirizzarlo. «A guardare il disegno che ha tracciato il percorso — osserva Pippo Civati — sembra un grande punto interrogativo». Dei «dissidenti» milanesi il più noto, il deputato democratico ha sfilato nel mezzo e ha incontrato «molti militanti ed elettori del Pd — racconta —: gente che voleva parlare, che mi diceva “siamo in crisi, il partito non ci rappresenta più”. Non c’era rabbia, piuttosto preoccupazione e spaesamento». Accanto, la senatrice Pd Lucrezia Ricchiuti. Poco distante, l’assessore, Pierfrancesco Majorino, Pd pure lui: «C’è un indiscutibile malessere profondo — ragiona —, qui ci sono persone che hanno paura per il loro futuro. Penso che il jobs act sia una grande occasione mancata». A disagio per essere un democratico che critica un governo a guida democratica? «Il Pd non è una caserma, io ragiono con la mia testa e non mi ha mai spaventato essere in minoranza». Passano le bandiere rosse Cgil e quelle azzurre Uil, dal megafono suona Laura Pausini e poi subito dopo «Bella ciao», seguita da «Wish you where here» dei Pink Floyd, che sembra una dedica alla Cisl. Da Monza, da Varese, da Lodi, i metalmeccanici in minoranza: tanti impiegati, i precari della Provincia, i bancari, gli assicuratori, gli studenti, i pensionati, l’Orchestra Verdi che rischia di sparire. Al microfono il segretario della Camera del Lavoro, Graziano Gorla. E il «collega» lombardo della Uil, Danilo Margaritella. Onorio Rosati non è sul palco con gli altri, è appena sotto. Tra tutti, ex leader cittadino Cgil, consigliere regionale pd, forse uno dei più sensibili allo sdoppiamento: «Situazione non auspicabile, ma che va affrontata. Il governo sbaglia a non ascoltare». Alessandra Coppola © RIPRODUZIONE RISERVATA