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PILLOLE DI CARTA

25 ottobre a Roma, tutto quello che c'è da sapere


Nei dati emersi dal sondaggio Tecnè, commissionato dalla Cgil e dall'associazione Bruno Trentin sul gradimento dei temi del 25 ottobre, emerge che il 70% della popolazione italiana giudica positivo lo slogan scelto: "Lavoro, dignità, uguaglianza, per cambiare l'Italia", percentuale che sale al 79% se si considera il giudizio tra gli iscritti al sindacato. "Il consenso rispetto allo slogan ci fa molto piacere - ha detto ieri il segretario generale Susanna Camusso, durante la conferenza stampa di presentazione della manifestazione di sabato - perché significa che l'idea di un'altra strada per cambiare l'Italia, mettendo al primo posto il lavoro, è condivisa dalla popolazione". Secondo la leader della Cgil il sondaggio, effettuato fra il 10 e il 13 ottobre scorso, mostra che l'organizzazione sindacale è "l'unica barriera alla frantumazione del corpo sociale e all'idea di divisione, di tutti contro tutti". Il 25 ottobre "sarà dunque solo l'inizio della mobilitazione, perché non ci rassegniamo all'idea che la riduzione dei diritti possa fare bene al Paese. Siamo di fronte a una riduzione ulteriore degli investimenti e senza gli investimenti ogni ragionamento sul lavoro è aleatorio. La riduzione dell'Irpef a pioggia rischia di non avere effetti sul vero problema del Paese, cioè la disoccupazione".   "In assenza di investimenti - ha osservato Camusso - non vedo come si potrebbe ridurre di un terzo la disoccupazione, mentre settori interi dell'industria sono andati in disarmo, tante imprese hanno chiuso, non sono stati fatti investimenti nell'innovazione". Per questo serve "una politica industriale per i settori in difficoltà, nonché serie misure di lotta all'evasione e alla corruzione". Susanna Camusso ha voluto poi commentare le misure messe in campo dal governo, da quelle sul lavoro, alle promesse (800 mila posti? Lo disse anche Berlusconi), fino alla natura della misura del bonus per le neomamme. Dal fronte del governo ieri hanno parlato sia Renzi che il ministro Poletti. Il premier , che ha lanciato il partito della nazione, ha detto di rispettare profondamente la Cgil che scenderà in piazza a Roma sabato, anche se non si placa la polemica contro i dirigenti Pd che saranno in piazza San Giovanni. Intanto Radio Articolo 1 lancia il primo Cinegiornale dell'era Renzi, parodia di Paolo Hendel e Marco Vicari in perfetto stile Istituto Luce. Il segretario organizzativo Nino Baseotto ha fatto il punto sulle prenotazioni delle strutture Cgil e sull'organizzazione dei viaggi per arrivare a Roma sabato e ha invitato i giornalisti a stare attenti alle sorprese che ci potranno essere in piazza.

25 ottobre. Camusso: sarà una manifestazione bella, grande, colorata

La vera preoccupazione delle persone oggi è il lavoro. Il lavoro, la dignità, e l'uguaglianza sono i valori che abbiamo a cuore e saranno al centro della nostra manifestazione. Noi non ci rassegniamo all'idea che la riduzione dei diritti possa fare bene al paese. Siamo di fronte a una riduzione ulteriore degli investimenti e senza gli investimenti ogni ragionamento sul lavoro è aleatorio". Così ieri il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ha presentato la manifestazione di Roma di sabato prossimo che sarà caratterizzata dallo slogan "Lavoro, Dignità, Uguaglianza. Per cambiare l'Italia". "Togliere le tutele a qualcuno non serve a migliorare le condizioni di lavoro. Togliere delle tutele non può essere una prospettiva per la crescita dell'occupazione. Riguardo alla manifestazione, del 25 abbiamo la sensazione che l'attenzione alle nostre posizioni stia crescendo non solo tra i nostri iscritti. I pullman per venire a Roma sono esauriti, ci stiamo rivolgendo all'estero per averne altri", ha detto la leader della Cgil durante la conferenza stampa di presentazione; "questo avviene perché l'unica vera barriera che oggi c'è alla frantumazione sociale è proprio data dalle forme organizzative, e dai corpi intermedi come noi, il sindacato". A proposito delle disquisizioni sui numeri che caratterizzano da sempre le vigilie delle manifestazione, nonché ovviamente il giorno dopo, Susanna Camusso ha ricordato che da tempo la Cgil ha smesso di fare numeri proprio per non rimanere incastrati in polemiche inutili. Commentando i dati del sondaggio di Tecnè sull'adesione alle proposte del sindacato e sulla propensione degli italiani a scendere in piazza con la Cgil, il segretario generale ha detto che la manifestazione di piazza San Giovanni "sarà bella, grande, colorata, con tante donne e uomini e tanti giovani".

25 ottobre: manifestazione 'imponente', macchina a pieno regime

La manifestazione promossa dalla Cgil per sabato 25 ottobre a Roma si preannuncia comunque "imponente" per quanto riguarda la partecipazione, nonché la condivisione generale degli obiettivi e delle proposte del sindacato. Così ieri, durante un'affollata conferenza stampa presso la sede nazionale del sindacato di corso d'Italia, il segretario confederale, responsabile d'organizzazione, Nino Baseotto, e il segretario generale, Susanna Camusso, hanno fatto un primo 'tagliando' della macchina organizzativa che, a pieno regime, sta lavorando per la riuscita della manifestazione di sabato. I numeri, relativi a venerdì della scorsa settimana, dicono infatti che "si erano effettuate nel Paese oltre 12 mila assemblee e più di 3.500 iniziative di discussione e informazione sui territori rispetto alle proposte e agli obiettivi della manifestazione del 25 ottobre", ha riportato in conferenza stampa Baseotto. Iniziative sostenute dal vasto materiale informativo - dai volantini ai manifesti passando per gli spot promozionali - prodotto dal sindacato e rilanciato attraverso l'attività classica di volantinaggio e affissione, insieme al lavoro sui social network (attraverso gli hashtag 'ufficiali': #tutogliioincludo e #25ott), siti web, radio e tv. Sempre i numeri dicono inoltre che, ha aggiunto, "per quanto riguarda le prenotazioni da noi gestite, e sempre relative a venerdì scorso, registriamo 2.300 pullman, 7 treni straordinari, più i posti prenotati nei treni ordinari, una nave dalla Sardegna e centinaia di prenotazioni aeree". Per un totale "riscontrabile di oltre 120 mila partecipanti", senza contare tutti coloro che si mobiliteranno dalla città di Roma e dall'intera regione Lazio e tutti quelli che arriveranno dal resto d'Italia e si stanno organizzando a livello individuale. Parallelamente poi è prevista "una forte iniziativa da parte delle associazione degli studenti medi e degli universitari che si stanno organizzando per partecipare".

25 ottobre: due cortei, poi a San Giovanni con la musica dei City Ramblers

Sullo svolgimento della manifestazione, il segretario organizzativo Nino Baseotto ha confermato ieri che saranno due i concentramenti, uno a piazza della Repubblica e uno a piazzale dei Partigiani, entrambi alle ore 9, dai quali partiranno due cortei, presumibilmente intorno alle 9.30, che confluiranno in piazza San Giovanni. "Lì ci sarà un accompagnamento musicale grazie alla disponibilità dei Modena City Ramblers mentre dal palco si alterneranno interventi di delegati, giovani e precari, insieme a qualche sorpresa che scoprirete vivendo con noi il 25 ottobre", ha affermato il dirigente sindacale, specificando che la giornata si chiuderà con l'intervento finale di Susanna Camusso. "L'esperienza ci dice che gli ultimi giorni sono particolarmente importanti, questi numeri aumentano con l'avvicinarsi della scadenza della manifestazione, di fatto con tutta probabilità già stasera avremo un dato di partecipazione più alto". Il segretario Baseotto, durante la conferenza stamp, non ha voluto ovviamente svelare le sorprese che la Cgil ha preparato per la piazza di sabato.

25 ottobre. Il primo cinegiornale dell'era Renzi lanciato da Radio Articolo 1

Nella video gallery sulla home page di Radio Articolo 1, la radio della Cgil, www.radioarticolo1.it<http://www.radioarticolo1.it> e nel canale You Tube di RadioArticolo1 è possibile vedere il Primo Cinegiornale dell'Era Renzi "L'Italia cambia verso", con testi di Paolo Hendel e Marco Vicari, realizzazione di Vertigo. Un telegiornale parodia dei notiziari di epoca fascista dal titolo ''l'Italia cambia verso'' che ha come protagonista il premier Matteo Renzi e il suo Jobs act, si legge sul sito di Repubblica che da ieri pomeriggio lo ha rilanciato.  Il video, che spiega in modo satirico la riforma del lavoro del governo, è stato realizzato da Radio Articolo 1 in vista della manifestazione nazionale del prossimo 25 ottobre con i testi di Paolo Hendel e Marco vicari. Dello slogan di Steve Jobs 'siate affamati, siate folli' resta solo il 'siate affamati'. Infine l'annuncio di un nuovo rapporto di lavoro: "Da oggi niente licenziamenti a sorpresa grazie all'innovativa formula del contratto 'flash back': ti assumo oggi ma ti ho già licenziato ieri, tiè".

25 ottobre. "Per tutti". Ecco il sito dei giovani Cgil

Anche portale Cgil (www.cgil.it<http://www.cgil.it>)   è possibile accedere da ieri al sito costruito dai giovani della Cgil (www.xtutti.org<http://www.xtutti.org>) in vista della manifestazione di sabato prossimo. Il titolo è chiaro ed è già un programma, "per tutti", il sito è pieno di spot, video, link ai social network, "supercazzule". Cosa vogliamo? dicono i giovani: un contratto x tutti, maternità x davvero, stessa disoccupazione, stessi diritti, partite Iva (un contrasto vero alle false partite Iva), tutti rappresentati, creare lavoro.

25 ottobre. Gli italiani che bocciano il Jobs Act, il sondaggio Tecnè

Per due italiani su tre - il 64% della popolazione - il Jobs Act di Matteo Renzi non farà crescere l'occupazione nei prossimi mesi. Lo afferma la ricerca realizzata dall'istituto Tecné e dall'Associazione Bruno Trentin presentata ieri durante la conferenza stampa di presentazione della manifestazione di sabato prossimo. L'indagine (condotta tra il 10 e il 13 ottobre) non dovrebbe stupire il governo - osservano ironicamente da Corso d'Italia - visto che nella Nota di aggiornamento al Def di pochi giorni fa è l'esecutivo stesso ad ammettere che nel 2018 il tasso di disoccupazione sarà ancora altissimo, cioè 11,8% (oggi è al 12,6). I risultati completi sul sito della Cgil e su rassegna (www.rassegna.it<http://www.rassegna.it>)

25 ottobre. Sabato in piazza anche gli studenti

Anche gli studenti saranno in piazza sabato a Roma anche per difendere il diritto allo studio rimesso in discussione dalle scelte della Legge di stabilità. "Nei tagli alla spesa di Renzi finiscono anche l'istruzione e il diritto allo studio: da un lato le risorse statali per le borse di studio si ridurranno drasticamente per il combinato disposto dei tagli alle regioni e dei fondi statali messi sotto Patto di stabilità; dall'altro la Legge di stabilità e lo Sblocca Italia prevedono altri tagli alle Università e agli enti di ricerca per il prossimo triennio". E' quanto denuncia in una nota l'Udu, Unione degli Universitari. "E' iniziata alla Camera la discussione sulla Conversione in Legge del DL 133, il cosiddetto "Sblocca Italia", che inserisce sotto Patto di Stabilità 150 milioni di euro per il diritto allo studio, mettendo a rischio quasi 50.000 borse di studio - dichiara Gianluca Scuccimarra, coordinatore dell'Unione degli Universitari - Abbiamo chiesto a gran voce di salvaguardare quei fondi, in un contesto in cui le risorse sono già pochissime e lasciamo ogni anno 30.000 studenti che ne avrebbero diritto senza Borsa di studio, ma per ora il Governo non sembra intenzionato a intervenire, nonostante il parere formulato dalla Commissione Cultura della Camera che chiede di modificare il Decreto per salvare i 150 milioni stanziati solo lo scorso anno da Letta e Carrozza".
Il 25 ottobre sui giornali e sul web

Sono molti i titoli sui quotidiani e da ieri sui siti web sulla manifestazione di sabato prossimo della Cgil. Ecco una rapida selezione. Sul Sole 24 ore, scrive Emilia Patta, "Renzi: Jobs act al via da gennaio, "rispetto per la piazza Cgil". (p.5). "La Cgil punta al milione in piazza", è il titolo dell'Avvenire, mentre La Notizia scrive che Camusso rilancia: a San Giovanni un milione di persone". "Un milione in piazza sabato con la Cgil" è il titolo del Messaggero con il pezzo firmato da Giusy Franzese (p.2). Sulla Stampa scrive Francesca Schianchi, "La Cgil: un milione in piazza contro il Jobs Act" (p.6). Più scettico nello stile ormai consolidato del Fatto Quotidiano, il titolo del pezzo di Salvatore Cannavò: "Cgil: il sogno della Camusso, un milione contro il Jobs Act". Sul manifesto scrive Riccardo Chiari: "Camusso a Renzi: 800 mila posti di lavoro? Lo disse già Berlusconi". "Un milione in piazza contro il Jobs Act", è il titolo di repubblica online che da ieri ha rilanciato anche il Cinegiornale Renzi di Paolo Endel. La Cgil presenta la manifestazione. Camusso: 800 mila posti? Come Berlusconi". "La Cgil il 25 in piazza: saremo un milione, no a paragoni con il 2002" è invece il titolo del Mattino (p.2). Il Secolo XIX titola "Camusso: un milione di persone in piazza sabato per dire no al Jobs Act". Della manifestazione di sabato parlano naturalmente anche i giornali free press, Leggo e Metro: sabato mattina previsti tre cortei.., mentre della manifestazione Cgil si occupano anche i giornali locali come il Corriere di Viterbo: "Renzi: massimo rispetto per la Cgil", mentre l'Unione Sarda si concentra in particolare sulla Fiom che si prepara per sabato. Il Tempo preferisce invece vedere la questione dal punto di vista dello scontro interno al Pd: Da Cuperlo a Civati, gli ex Ds scelgono la Cgil e un secondo titolo su Camusso che porta in piazza un milione di persone contro Renzi. Sul quotidiano nazionale (La Nazione, Il Resto del Carlino, il Giorno) "La Cgil sfida Renzi: un milione in piazza, di Elena Polidori.

Banche. Fisac all' Abi: contratto centrale, no a smantellamento

 "È importante che Il contratto nazionale sia una centralità condivisa anche dall'Abi. Per questo la difesa e il rafforzamento dell'area contrattuale è, insieme all'occupazione e alla tutela del potere d'acquisto del salario reale dall'inflazione, l'obiettivo su cui rinnovare il contratto". È quanto afferma il segretario generale della Fisac Cgil, Agostino Megale, al termine del nuovo round sindacati e Abi sul rinnovo del contratto nazionale.  "Se Abi pensa di smantellare l'area contrattuale, troverà un'opposizione durissima da parte tutto il sindacato", aggiunge il leader della categoria dei lavoratori del credito della Cgil, sottolineando come nell'incontro di oggi, in previsione dei prossimi in programma il 27 e 29 ottobre, si è deciso di "istruire due cantieri di approfondimento: uno sull'area contrattuale, l'altro sugli inquadramenti professionali, mantenendo al tavolo centrale le questioni dell'occupazione, del salario e del perimetro contrattuale".

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