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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

LA NOTA DI ANTONELLA ALBANESE, UFFICIO SICUREZZA E AMBIENTE CAMERA DEL LAVORO

12 ottobre, giornata nazionale per le vittime e i mutilati sul lavoro


12 Ottobre giornata nazionale per le vittime e i mutilati sul lavoro

Dopo la giornata mondiale delle vittime sul lavoro di Aprile, per tenere alta l'attenzione su questo triste fenomeno, il 12 Ottobre in tutta Italia si tiene la Giornata Nazionale delle Vittime sul Lavoro con manifestazioni in tante città , a cura dell'associazione italiana mutilati e invalidi del lavoro, ormai giunto al 64° anno.

Gli infortuni mortali nel 2013, secondo la relazione Inail, sono stati 1.175, mentre 433 sono stati i lavoratori deceduti a causa di malattia professionale.

In Italia nei primi sette mesi del 2014 sono 431 i decessi per causa di lavoro ed è la Lombardia a detenere il triste primato, secondo i dati inail, infatti ha fatto registrare 50 decessi sul lavoro, fino al mese di luglio scorso.

I dati, evidenziano come sia ancora la nostra provincia quella che, in valore assoluto ha registrato il più alto numero di infortuni mortali sia nel 2011, con 18 morti, sia nel 2012 con 19 morti, mentre nel 2013 sono stati 15 e si registrano 11 lavoratori morti nei primi 9 mesi del 2014.

Nel 2013, il bilancio delle cd.morti bianchesembra far intravedere, un miglioramento nel numero di morti sul lavoro, consolidando il trend in decrescita degli ultimi anni; va tuttavia rilevato che la frequenza degli infortuni si mantiene costante pur nella diminuzione dei posti di lavoro e della riduzione produttiva.

Nella grave crisi economica e finanziaria di questi anni troppe imprese trascurano gli aspetti della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, violando le normative in materia. Rischi, violazioni, rapporti di lavoro precari, alimentano i pericoli per la salute, cui si aggiungono inquinamento dell'aria, dell'acqua e del suolo.

Investire nell’attività di Prevenzione, tutelare la salute e la sicurezza salvaguardando le migliori condizioni di lavoro quale fattore di sviluppo non solo è d’obbligo in virtù delle leggi vigenti, , ma a ben vedere può rappresentare un investimento per uscire dalla crisi.

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