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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

PILLOLE DI CARTA

Verso le mobilitazioni d'autunno.
Segnalazioni dai quotidiani di mercoledì 10 settembre


In vista della nuova legge di stabilità e in una situazione economica ancora molto critica, il presidente del consiglio Matteo Renzi rilancia la carta della riduzione del carico fiscale e fissa a 6 miliardi i tagli alla spesa pubblica. Nella intervista di ieri a Porta a Porta, Renzi ha risposto a Vespa che nella manovra per il 2015 il governo cercherà di ridurre le tasse sul lavoro. Nello stesso tempo però il governo deve ammettere che il Pil non si muove (continua a ballare intorno allo zero) e che la crescita è ancora molto lontana. Per quanto riguarda il pubblico impiego, il premier si impegna a trovare i soldi per i poliziotti, ma bolla come “indecorosi” i sindacati di polizia, mentre è scontro diretto con i magistrati che hanno bocciato la riforma della giustizia. Una protesta dei magistrati? “Che paura”, ironizza Renzi. Oggi i primi incontri a Palazzo Chigi con i ministri interessati ai tagli di spesa. Intanto nel Pd è di nuovo caos per le inchieste giudiziarie che hanno colpito esponenti di primo piano in Emilia Romagna. La Cgil prepara la mobilitazione sul lavoro di ottobre. Sarà il Direttivo del prossimo 17 settembre a deciderne i tempi e i modi. Ieri a Firenze, il segretario generale Susanna Camusso, che ha partecipato alla Festa dell’Unità, ha spiegato il senso della mobilitazione nazionale per il lavoro. La Cgil rilancia anche una campagna nazionale contro la corruzione e per la legalità. Domani la conferenza stampa di presentazione.

CAMUSSO: LAVORIAMO PER UNA GRANDE MANIFESTAZIONE UNITARIA
La manifestazione nazionale che la Cgil  promuoverà nei primi giorni di ottobre per rimettere al centro della discussione il tema del lavoro "non è in contraddizione e non è ovviamente su un'altra strada rispetto a quella della Fiom o alle altre manifestazioni dei lavoratori pubblici". Lo ha ribadito ieri il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, durante un dibattito alla festa dell'Unità in corso a Firenze. "Diciamo che è l'impostazione di una stagione durante la quale cercheremo un rapporto anche con Cisl e Uil - ha spiegato Camusso  -  nessuna di queste iniziative è in contrapposizione con altre. Credo che sia giusto che il tema del lavoro sia al centro delle piazze italiane. Sono tutte proposte e iniziative necessarie per rimettere il lavoro al centro". Il fulcro principale, d’altra parte, è proprio la necessità di ripartire dal lavoro e dalla battaglia contro il lavoro precario e la sua continua destabilizzazione. "Il Paese non ha bisogno di altre forme di lavoro precario: si invoca tanto il modello tedesco, ma questo modello non sa nemmeno che cosa sia la precarietà'. "Siamo sempre a parlare dell'articolo 18 - ha detto la leader della Cgil - io vorrei parlare di un'altra cosa: perché ci sono categorie che devono passare dai voucher, milioni di persone che non riescono ad accedere al lavoro". Secondo la Cgil, insomma,  bisogna "ridurre il sistema di convenienze della precarietà'", e seguire il principio dell'equo compenso dove "a uguale lavoro corrisponde uguale retribuzione". Esiste "un tema che non è più scontato, che è quello della dignità del lavoro. Vorremmo decidere: se riconosciamo alla maternità un valore sociale, dobbiamo riconoscerla nei contratti. Il diritto al riposo è un diritto universale dei lavoratori. Un'azienda come Volkswagen ha bloccato le email dopo le sei di sera: ecco, non si può destrutturare un rapporto di lavoro perché si è deciso di non riposare più'". Infine, sempre durante il dibattito di Firenze, Susanna Camusso ha fatto riferimento al governo. Da un presidente espresso dal maggiore partito della sinistra ci aspettiamo "una svolta in termini di equità e di coraggio e di fare scelte impopolari contro i poteri che hanno governato questo Paese, non contro i lavoratori."

MOBILITAZIONI D’AUTUNNO, I COMMENTI SUI QUOTIDIANI
Sul Fatto Quotidiano , (p.14) Salvatore Cannavò cerca i distinguo tra l’annuncio della manifestazione nazionale della Cgil all’inizio di ottobre e quello della Fiom per fine mese. Secondo il commentatore del Fatto, si tratterebbe di due cose diverse perché da una parte la Fiom non vorrebbe contrapporsi al governo avendo bisogno di incassare risultati positivi sulle crisi industriali, mentre dall’altra la Cgil agirebbe solo per fare “sponda alla sinistra del Pd”. E in tutto questo ci sarebbe una Cisl allibita perché, secondo il suo segretario Raffaele Bonanni, ora non potrà aderire ad una manifestazione della sinistra. (“Sindacato, autunno tiepido, Cisl allibita”). Una lettura di tutt’altra natura la troviamo invece sul manIfesto nel pezzo di Massimo Franchi, “Landini-Camusso, prove di unità, la Cisl boccia tutti”. Correttamente Franchi ricorda che sarà il Direttivo della Cgil del 17 settembre a decidere tempi e modi della manifestazione per il lavoro. “Da parte di Susanna Camusso c’è tutta la volontà che sia unitaria. Sia rispetto alle altre confederazioni, sia rispetto alla Fiom”. “E se lunedì la tempistica degli annunci nella stessa giornata di Fiom e Cgil aveva dato adito a speculazioni su una possibile contrapposizione o corsa alla piazza, la verità è che invece sia Camusso che Landini erano a conoscenza della volontà dell’altro di indire manifestazioni nazionali, dunque non in contrapposizione”: Una posizione, spiega Franchi, ribadita ieri sera a Firenze alla Festa dell’Unità. Nel pezzo del manifesto la bocciatuta netta di Bonanni viene spiegata in senso strumentale: siccome alla manifestazione ha aderito (tra gli altri) Sel, allora la stessa manifestazione sarebbe diventata di sinistra, cosa che renderebbe impossibile la partecipazione della Cisl che preferirà invece iniziative nei territori.  Sempre dal manifestosui temi del lavoro è da segnalare l’intervista a Cesare Damiano di Antonio Sciotto, “Damiano a Sacconi: non toccare l’articolo 18” (p. 3).

CORRUZIONE. CAMUSSO INCONTRA IL PRESIDENTE CANTONE

La lotta alla corruzione è centrale per la Cgil soprattutto in questo momento, per rilanciare l’economia e difendere davvero il lavoro, visto il peso dell’economia criminale sulla determinazione del nostro Pil nazionale. Per questo si stanno mettendo in campo una serie di iniziative articolare. Ieri il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ha incontrato il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone.L’incontro, che era stato richiesto dal sindacato di corso d’Italia, si è svolto nella sede dell’Anac. “Durante l’incontro – si legge in una nota diffusa nel pomeriggio dalla Cgil - sono state affrontate le problematiche relative al fenomeno della corruzione, con particolare riferimento al tema degli appalti, ai riflessi che l’illegalità determina sulle condizioni di lavoro, ai costi che questo fenomeno genera sull’economia e le finanze del Paese”. La Cgil, conclude la nota, “ha espresso la propria determinazione e disponibilità a collaborare per contrastare questi fenomeni, mettendo in campo la propria esperienza e tutte le iniziative necessarie”

LEGALITA’. LA CGIL PRESENTA LA SUA CAMPAGNA NAZIONALE

Combattere corruzione ed evasione e regolamentare il sistema degli appalti: queste le parole d'ordine della nuova campagna sulla legalità della Cgil nazionale. A presentarla saranno il segretario generale Susanna Camusso e la segretaria confederale Gianna Fracassi, nel corso di una conferenza stampa che si terrà domani,  presso la sede nazionale del sindacato, in corso d'Italia 25, a Roma, alle 12.30.

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