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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

L'INTERVENTO DI SILVIA SPERA, SEGRETERIA CAMERA DEL LAVORO, SUI NUOVI DATI SUL LAVORO IN PROVINCIA DI BRESCIA

Catastrofe Jobs Act, meno occupazione e più voucher per tutti


12 settembre 2016 - Crescita a zero, occupazione ancora in calo (- 63.000 unità, soprattutto donne) e disoccupazione giovanile in aumento. Sono dati, questi, che sembrano senza ombra di dubbio contraddire le ipotesi sulla ripresa che circolano in molte dichiarazioni da parte del governo. Basta guardare le cifre per scoprire che la variazione del Pil, della ricchezza nazionale, nel secondo trimestre 2016 è nulla e che a livello tendenziale rispetto all'anno precedente è in discesa.
Quasi 9 milioni di lavoratori e lavoratrici italiani  aspettano il rinnovo contrattuale e nessuna politica all’orizzonte che punta ad agire, appunto, sul versante della domanda.
L'unico successo che il Governo Renzi ha raggiunto con il Job act è la legalizzazione del caporalato attraverso l'uso-abuso dei voucher.
Passato l'effetto degli sgravi contributivi alle imprese che ci sono costati oltre 6 miliardi su base annua, parliamo di circa 15 miliardi di risorse pubbliche investite male che non danno risposte alle persone, alla disoccupazione e alla precarietà, rimane la fotografia di un paese che risponde ai problemi strutturali con interventi sporadici e senza prospettive.
La bolla si sgonfia lasciando però sul selciato diritti e dignità delle persone che lavorano, cambiando i connotati del nostro Paese, trasformandolo in peggio.
Anche l'occupazione a Brescia è in calo;
nel semestre gennaio -giugno 2016 il rapporto tra assunzioni e cessazioni registra – 5.085 assunzioni a tempo indeterminato, sono calate di oltre il 22% rispetto al 2015.
Nel semestre 2016 sono state 12.809 le assunzioni a tempo indeterminato a fronte delle 22.631 del semestre del 2015, sempre nel semestre 2016 sono state 42.050 le assunzioni a termine  e 2.540 le assunzioni in apprendistato.

Più voucher per tutti è  il nuovo slogan,infatti l'unico dato in  crescita è quello abnorme  dei voucher che ha registrato un raddoppio del suo utilizzo, strumento non contrattuale divenuto la nuova frontiera della precarietà, a Brescia dai 1.404.509 voucher utilizzati nel 2015 si è passati nel 2016 all'utilizzo di 2.048.120 voucher.

La pausa estiva lascia molte partite aperte il cui esito è rimandato a quello che accadrà in autunno e con la legge di stabilità per il 2017: dai circa 9  milioni di lavoratrici e lavoratori senza contratto alle pensioni, dalle politiche per il lavoro al contrasto alla povertà.
Come è noto il governo ha venduto gli ultimi dati sull’occupazione come la dimostrazione della riuscita delle proprie politiche del lavoro ed in particolare del Jobs Act.
Eppure i dati, e la situazione concreta di migliaia di persone, in particolare i giovani   raccontano un’altra storia.
Da questa situazione si può uscire in un solo modo e cioè affrontando davvero i nodi principali che abbattono crescita e occupazione nel nostro paese, tanto dal lato della domanda tanto da quello dell'offerta.
Come da tempo diciamo il mercato non basta, gli interventi a spot non servono, serve evidentemente un innesto pubblico di innovazione, ricerca, infrastrutture, materiali e immateriali. Serve una politica industriale che ridefinisca priorità ed interventi: il governo parla di Industria 4.0, ma le risorse a disposizione sono sempre esigue,
accompagnata da un ruolo pubblico dello Stato nell’economia che non viene mai menzionato e, anzi, viene scartato a priori, in Italia come in Europa. Questa dovrebbe essere la battaglia da fare nelle istituzioni, mentre, ancora una volta anche nella discussione sulla legge di stabilità del 2017 di queste ore, si ritiene necessario un ulteriore abbattimento delle tasse sulle imprese sostanzialmente generalizzato e quindi inefficace.

Silvia Spera
Segreteria Cgil di Brescia

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