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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

Segnalazioni dai quotidiani nazionali di martedì 13 gennaio


La notizia di 1500 assunzioni a Melfi da parte della Fca di Sergio
Marchionne potrebbe segnare un’inversione di tendenza rispetto al
lungo stillicidio di posti di lavoro in quel settore automobilistico
che fu della Fiat. “Dopo molti anni una notizia positiva”, è stato il
commento della Cgil espresso ieri dal segretario generale Susanna
Camusso, che si augura che ora le previsioni vengano rispettate e che
vengano riassorbite le sacche di inattività. Intanto ieri la
Ragioneria generale dello Stato ha messo il suo bollino sul secondo
decreto attuativo del Jobs Act dopo il via libera al contratto a
tutele crescenti della scorsa settimana. I due testi saranno trasmessi
oggi alle Camere e le commissioni competenti avranno trenta giorni di
tempo per esprimere un parere consultivo. Il presidente del consiglio
Matteo Renzi chiuderà oggi a Strasburgo il semestre di presidenza
italiana in Europa, mentre è attesa per domani la lettera di
dimissioni del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Non si
placano intanto in Liguria le polemiche sulle primarie nel Pd dalle
quali è uscito sconfitto Cofferati. La Cgil, con i sindacati della
Funzione pubblica e della Flc, lancia oggi la campagna nazionale per
la elezione delle Rsu (dal Teatro Quirino di Roma la diretta di Radio
Articolo1)

Fca. Camusso: finalmente una buona notizia da Melfi

“Dopo molti anni, anche per l’Italia arriva da Fca una notizia
positiva. Le previste assunzioni di 1.500 addetti segnano
un’inversione di tendenza che, non a caso, coincide con il lancio di
nuovi prodotti”. Lo afferma il segretario generale della Cgil, Susanna
Camusso. “Non si può che salutare positivamente il nuovo atteggiamento
dell’azienda che punta nuovamente sulle capacità produttive dei
lavoratori italiani e sulla ripresa delle sue quote di  mercato”,
aggiunge il leader del sindacato di Corso d’Italia.“Ci auguriamo,
dunque, che le previsioni siano rispettate e che, parallelamente,
siano riassorbite le sacche d’inattività che ancora permangono in
molti stabilimenti, in particolare per Mirafiori e Cassino, dando
compiutezza e concretezza a un piano industriale di rilancio per la
parte italiana del gruppo”. Sulla notizia dell’annuncio delle
assunzioni a Melfi e sulle reazioni della Cgil e degli altri sindacati
scrivono Filomena Greco sul Sole 24 ore (p.11), Massimo Gaggi sul
Corriere della Sera (p.38), Paolo Griseri su Repubblica (p.20),
Giuseppe Bottero su La Stampa (p.7).

Al via oggi la campagna per le Rsu della Flc e Funzione pubblica

Dalle 10,30 di questa mattina su Radio Articolo 1
(www.radioarticolo1.it) sarà possibile seguire la diretta
dell’iniziativa organizzata dalla Flc Cgil e dalla Funzione pubblica
Cgil per il rinnovo delle Rsu nel comparto del pubblico impiego e
nella scuola previsto per il prossimo mese di marzo. Dal teatro
Quirino di Roma, sarà possibile seguire tra gli altri gli interventi
del segretario generale della Fp Cgil Rossana Dettori, di Domenico
Panataleo, segretario generale della Flc Cgil, e quello di Susanna
Camusso, segretario generale della Cgil.

Milano, firmato l’accordo per il riassetto della Provincia

E’ stato firmato ieri a Milano un protocollo d’intesa tra la Regione
Lombardia, l’Anci, l’Upl, Cgil, Cisl, Uil Lombardia e le categorie del
Pubblico Impiego di Cgil Cisl Uil per l’applicazione della legge
Delrio sul riordino degli assetti istituzionali. Un giudizio positivo
e la soddisfazione per l’intesa sono stati espressi da Graziella
Carneri della segreteria della Cgil Lombardia e da Mavì Gardella della
segreteria della FP Cgil Lombardia “soprattutto perché l’accordo
risponde alle esigenze di dare garanzie occupazionali alle migliaia di
lavoratori delle Province interessati dal riordino previsto dalla
Legge 56/2014. L’accordo assicura continuità di erogazione dei servizi
per i cittadini e tutela gli attuali livelli occupazionali.
L’istituzione di un tavolo di confronto che resterà aperto fino al
completo compimento del processo di riordino, monitorando anche
l’attività degli enti interessati, è un ulteriore elemento di garanzia
nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori. Tra l’altro
nell’accordo è esplicitamente previsto che per i lavoratori
interessati siano garantite la continuità del rapporto di lavoro, la
posizione giuridica ed economica in godimento all’atto del
trasferimento, nonché l’anzianità di servizio maturata, così come
chiesto dalle organizzazioni sindacali”.

Il 30 gennaio scioperano i bancari

I sindacati e le assemblee dei bancari hanno deciso di scioperare il
30 gennaio prossimo per la seconda volta in poco più di un anno, dopo
quasi 12 anni ininterrotti di pace sociale. Nell’ottobre del 2013 si è
scioperato per la rottura unilaterale del contratto da parte dell’Abi.
Questa volta si sciopera contro il blocco totale delle relazioni
sindacali deciso dall’associazione delle banche. Oltre allo sciopero
ci saranno manifestazioni in quattro città: Roma, Milano, Palermo e
Ravenna. Dello sciopero dei bancari si parla tra l’altro sul Sole 24
ore (Cristina Casadei, p.15), sul Corriere della Sera (Savelli, p.38),
su Milano Finanza (Antonio Satta, p.7), sul Mattino (p.11) e sul
Manifesto (p.4), Repubblica (p.29) e Messaggero (p. 16).

Ancora in sciopero i redattori della casa editrice Carocci

Per oggi pomeriggio è previsto un incontro tra i sindacati e la
direzione aziendale della Carocci editrice per cercare di trovare una
soluzione per i redattori che rischiano il posto di lavoro considerati
esuberi dalla casa editrice di proprietà della Edimil, la holding del
Mulino. I 32 redattori e dipendenti sono intanto in sciopero da giorni
contro la decisione di Carocci di mettere in cassa integrazione a zero
ore 17 redattori. Se ne parla oggi in un pezzo di Roberto Ciccarelli
sul manifesto (p.5). Su rassegna (www.rassegna.it) della vertenza alla
Carocci, casa editrice che ha pubblicato negli anni moltissimi saggi
degli autori più importanti in molte discipline di studio, nonché
testi universitari ne ha scritto Stefano Iucci (“Editoria, Requiem per
i buoni libri”).

Immigrazione. E’ sbagliato richiudere le frontiere

Dopo la grande manifestazione di Parigi il dibattito politico europeo
sembra concentrarsi sulla volontà di superare gli accordi di Schengen,
quello che garantisce la libera circolazione delle persone all'interno
dei confini dell'Unione. Secondo Sally Kane, responsabile del
dipartimento politiche dell'immigrazione della Cgil nazionale, si
tratta di “un dibattito sbagliato”. Non è chiudendo le frontiere,
impedendo alle persone di circolare liberamente che si affronta il
tema del terrorismo. Che va invece affrontato con una collaborazione
degli stati, permettendo i governi di capire come si muovono le
persone e non impedendo alle persone di arrivare”. Lo ha detto Sally
Kane i microfoni di RadioArticolo1. “I governi dovrebbero mettere il
tema dell'integrazione al centro delle loro politiche - ha spiegato -
perché il mondo è globale, le persone si muovono, così come
l'informazione tramite internet, così come i capitali. Quindi le
persone dovrebbero potersi muovere tranquillamente. Sarebbe bene
adottare una politica di integrazione in tutta Europa, in cui si
riconoscono i diritti universali per tutti i cittadini del mondo” .
Tra i tanti commenti che continuano ad essere pubblicati in questi
giorni, da segnalare oggi un impegnato editoriale del direttore del
Sole 24 ore Roberto Napoletano, “Una nuova Europa contro il Nuovo
Terrorismo”.

Roma, la valanga disoccupazione non si ferma. Persi altri 100 mila
posti

“Abisso disoccupazione” è il titolo di un articolo sulle pagine romane
di Repubblica dove si parla delle nuove  previsioni  sull’andamento
del mercato del lavoro della Cgil di Roma e del Lazio. Il segretario
generale Claudio Di Berardino torna perciò a chiedere un intervento
delle istituzioni e in particolare della Regione Lazio affinché si
mettano in campo risorse a partire dai fondi europei. (Daniele
Autieri, Repubblica Roma, p.11)

L’annuncio della malattia di Emma Bonino sulle prime pagine

Ancora una volta Emma Bonino ha dimostrato il suo coraggio e la sua
passione per la libertà annunciando alla radio di avere un tumore ai
polmoni. Quasi tutti i quotidiani di oggi riprendono e danno rilevanza
alla notizia sulle loro prime pagine. Tra gli altri scrivono Umberto
Veronesi su Repubblica, Palombi sul Fatto Quotidiano,  Paolo Conti sul
Corriere della Sera, Maria Latella sul Messaggero, Mattia Feltri su La
Stampa, sul Giornale la lettera di Vittorio Feltri (“Ha lottato per i
diritti, ora contro il cancro lottiamo insieme a te”.

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