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filcams CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

Festività. La scelta della chiusura

La lettera di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil alle istituzioni e alle aziende: auspichiamo che nelle giornate di festività siano adottate ulteriori restrizioni alle aperture commerciali per scongiurare rischi sul piano sanitario e dare ristoro a chi ha sempre lavorato in "prima linea" durante la pandemia.


Sono due le lettere che Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil di Brescia e Valcamonica hanno scritto in vista delle festività di aprile e maggio (Pasquetta, 25 aprile e Primo maggio): la prima indirizzata alle istituzioni di città e provincia e la seconda rivolta alle aziende del territorio. "In un contesto epidemiologico che rimane critico - scrivono le organizzazioni sindacali - manifestiamo tutta la nostra preoccupazione rispetto alle aperture dei supermercati e ipermercati durante le festività". 

La Provincia di Brescia, che continua ad essere una delle realtà più colpite a livello nazionale in termini di contagi e ricoveri, è un territorio che presenta una elevata "densità commerciale", con una significatica incidenza nel tessuto economico di tante attività commerciali di piccole, medie e grandi superfici. Per questa ragione - ricordano le federazioni di categoria - è in corso presso la Prefettura un tavolo di confronto per la definizione di nuovi protocolli si sicurezza specifici per i Centri Commerciali. 

"In questo quadro - prosegue la lettera - auspichiamo che nelle giornate di festività siano adottate ulteriori restrizioni alle aperture commerciali per scongiurare rischi sul piano sanitario sia per i lavoratori che per i cittadini".

Si tratta quindi di un appello che intende in primo luogo preservare lavoratori e cittadini dai rischi sanitari ma, contestualmente, porre l'accento sulla necessità di consentire un ristoro alle lavoratrici e ai lavoratori che sono stati in "prima linea" durante tutta la pandemia, garantendo loro di poter passare le festività a casa. 

Quello del lavoro durante le festività è un problema annoso e le federazioni del commercio si battono da tempo a sostegno di una nuova e diversa regolamentazione delle aperture commerciali e per il superamento della logica - sbagliata - della completa liberalizzazione avviata nel 2011 con il Decreto "Salva Italia".

Come ribadito da diverse sentenze, ciascun lavoratore ha il diritto ad astenersi dal lavorare in occasione delle festività senza timore di incorrere in sanzioni disciplinari. Per questa ragione, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, ribadiscono alle aziende che la prestazione lavorativa non è esigibile da parte dei datori di lavoro e diffidano dal mettere in atto azioni coercitive, o anche solo pressioni, volte a imporre la prestazione di lavoro. 

📎 LA LETTERA ALLE ISTITUZIONI DI BRESCIA E PROVINCIA .
📎 LA LETTERA ALLE AZIENDE DEL SETTORE COMMERCIO .

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