In questi giorni CGIL CISL UIL hanno chiesto che prevalesse il principio “prima la salute” chiedendo che venissero fermate TUTTE le attività non indispensabili.

IL DPCM DI IERI È UNA SOLUZIONE INSUFFICIENTE E INACCETTABILE

Ci aspettavano dal Governo una posizione a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, ma ancora una volta, la salute si ferma sui cancelli delle fabbriche per garantire profitto.

Il Governo ha deciso di ascoltare le richieste di Confindustria anziché disporre quello che è necessario fare prima di tutto in Lombardia: FERMARE TUTTO CIÒ CHE NON È ESSENZIALE per contrastare il contagio Coronavirus.
Nel nostro territorio l’emergenza Coronavirus ha raggiunto livelli di contagio drammatici. Molte aziende hanno difficoltà a rispettare le normative di sicurezza.

Le lavoratrici e lavoratori hanno paura: molti hanno familiari e amici malati, aumentano le aziende che hanno lavoratori contagiati e che continuano a produrre, reparti in quarantena, alcune fabbriche hanno chiuso per corona virus.
Se vogliamo limitare il contagio le persone devono stare a casa.

Chiediamo a tutte le aziende che non svolgono attività essenziali o di pubblica utilità di fermare la produzione e attivare gli istituti contrattuali e gli ammortizzatori previsti per coprire le fermate.

Chiediamo alle istituzioni di disporre la chiusura di tutte le attività non essenziali in Regione Lombardia. Nelle attività essenziali, di pubblica utilità vanno messe in campo tutte le condizioni e le norme previste a tutela delle lavoratrici e lavoratori a salvaguardia della sicurezza.

DOBBIAMO GARANTIRE LA SICUREZZA DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI

Per questi motivi,

PER LA TUTELA DELLA SALUTE DI TUTTE E TUTTI,
PROCLAMIAMO SCIOPERO TERRITORIALE DI CATEGORIA DEL COMPARTO MANIFATTURIERO
per tutta la giornata di venerdì 13 MARZO 2020
in tutte le aziende dei settori che non svolgono lavori essenziali e di pubblica utilità.

FILCTEM CGIL BRESCIA
FILCTEM CGIL VALLE CAMONICA E SEBINO
FEMCA CISL BRESCIA
UILTEC BRESCIA

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Articolo 41 della Costituzione Italiana. 
L'iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.

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