via Fratelli Folonari, 20 - Brescia Telefono 030.3729340
filctem CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

Strage piazza Loggia


Il 20 giugno 2017 è una data storica per Brescia e l'Italia. Quel giorno la Corte di Cassazione (respingendo il ricorso presentato dagli avvocati difensori) ha confermato la sentenza del 22 luglio 2015 con la quale la Corte di Assise di Appello di Milano ha condannato all'ergastolo Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte - il primo capo indiscusso di Ordine Nuovo/Ordine Nero Veneto, il secondo un estremista della destra eversiva informatore dei Servizi - per la strage di piazza della Loggia a Brescia del 28 maggio 1974.
Nelle motivazioni della sentenza (pubblicate il 10 agosto 2016) il Presidente estensore della Corte Anna Conforti ha concluso con due condanne significative l'ultima (la quinta) istruttoria riguardante la strage, istruttoria che aveva preso avvio nel 1993 grazie al lavoro meritorio dei magistrati inquirenti Roberto Di Martino e Francesco Piantoni.

Oltre a essere confermata pertanto la sentenza di condanna all'ergastolo di Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte, viene così pure convalidata la ricostruzione che vede le responsabilità già in precedenza acclarate (definite) di tre imputati defunti: Ermanno Buzzi, la cui responsabilità nella commissione dela strage era già stata ribadita nella sentenza della Corte di Appello di Venezia del 19 aprile del 1985; Marcello Soffiati, collaboratore dei servizi, componente del gruppo ordinovista e corrie re della bomba; Carlo Digilio, collaboratore dei servizi, artificiere e armiere del gruppo, che attingeva al deposito di armi ed esplosivo sito in Casolare di Paese in mano a Giovanni Ventura che ne pagava l'affitto.

Le caratteristiche di questi imputati, che portano ad un sistema di relazioni con altri soggetti, strutture eversive ed apparati di informazione nazionali ed esteri, ci confermano che ancora tanti mancano all'appello della giustizia.

Da tempo conosciamo una verità storica sufficientemente chiara nel suo quadro generale che inquadra la strage di Brescia dentro la sequela di attentati, stragi e tentate stragi, tentati colpi di stato, il periodo dagli anni 60 agli anni 80 che ha visto muoversi Servizi segreti americani e nostrani, settori dell'Esercito e apparati dello Stato  con esecutori ben riconoscibili appartenenti alla destra radicale.

La sentenza di Milano è pubblicata in versione integrale sul sito della Casa della Memoria (www.28maggio74.brescia.it). Per il momento, al solo scopo di fornire una idea del materiale prezioso che ci apprestiamo a condividere ed a studiare, pubblichiamo alcuni stralci significativi della sentenza.

QUI IL FILE IN PDF

Approfondimenti