L’Inail lo scorso 25 luglio ha presentato la relazione annuale sulla situazione degli infortuni e delle malattie professionali riferite al 2021 con la relativa nota statistica. Il quadro della situazione infortunistica che ne esce è drammatico e conferma un trend che continua a ripetersi inesorabilmente negli anni. Di seguito una nota di sintesi della Cgil Brescia.

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Brescia si conferma terra di infortuni sul lavoro anche nel 2022. Da gennaio a maggio +72% rispetto al 2021. Negli anni i sindacati hanno fatto sentire tante volte la loro voce, sollecitando interventi per affrontare il problema. 

«Manca l’esperienza sulla sicurezza, mancano informazioni, manca la formazione del lavoratore perché da una parte tanti contratti sono molto brevi e dall’altra non sono curati abbastanza da questo punto di vista». È l’opinione del segretario generale della Cgil bresciana, Francesco Bertoli, raccolta dal Giornale di Brescia a commento dei dati presentati dall’Anmil (Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro) di Brescia. «È necessario intervenire anche sul versante del contratti - prosegue - per evitare questo numero di infortuni così elevato».