Siamo alla vigilia di un rinnovo Ccnl settore Abi estremamente importante per i lavoratori e il Paese. 

Ccnl che in sintesi tiene insieme salario e diritti. Diritti antichi perchè il lavoro resta “fatica” e “impegno” vedi art. 18, diritti nuovi perchè il lavoro cambia e le tutele debbono aggiornarsi (lavoro agile, coworking, tele lavoro, processi di smaterializzazione dello stesso e dei luoghi avranno o meglio hanno già impatti su orari, area contrattuale, flessibilità, salute e sicurezza e molto altro).

La tecnologia è di fatto veicolo di cambiamenti sociali e lavorativi, è essenziale che i benefici della stessa si dividano tra capitale e lavoro. Dobbiamo contrastarne al massimo l’uso  che in regime di economia stagnante la porti ad essere elemento di sola riduzione dei costi, ma favorirne un uso normato e che porti benefici a chi rappresentiamo. 

Area contrattuale capace di includere nel nostro Ccnl chi contratti non ha o chi ha contratti più deboli, stesso lavoro, stessi diritti, stesso salario.

I lavoratori delle banche per poter essere presidio di legalità e al servizio del paese debbono essere messi in condizioni di lavorare con dignità, professionalità e formati per tutto il periodo lavorativo e non solo una tantum.

Dolente è il tema degli assicurativi, troppi contratti, contratti pirata, ricatti lavorativi, appalti e subappalti, bisogna mettere mano alla riduzione dei contratti in essere riunificando il mondo assicurativo, contrastando i contratti pirata.

Agenzia delle entrate / Riscossione da sempre è nel mirino di tutti, degli evasori che si definiscono perseguitati, degli onesti che li spronano a fare di più.

Il tema evasione fiscale assomiglia alla discussione sulla esistenza di Dio. Nel senso che è antico come il mondo, ma se ci limitiamo alla evasione fiscale diciamo che da tempo i nostri lavoratori e la Cgil indicano mosse concrete e fattibili. Serve volontà politica e cultura sociale, educazione civica e sanzioni certe ed esigibili non solo sulla carta.

Da ultimo il mai sopito tema dei cambiamenti climatici e più in generale il tema ambientale che ci consegna tra le tante due riflessioni.

La prima: il tempo scorre e facciamo troppo poco quindi anche noi come sindacato dobbiamo essere parte attiva del cosa si produce, come lo si produce con l’orizzonte del “mai più” ricatto lavoro/salute.

La seconda : non può essere che chi ha guadagnato inquinando ora continui a guadagnare disinquinando. Non siamo solo noi lavoratori a dover pagare, ma per primi loro.

Questo tema inquadra il mantra delle risorse e da dove prenderle visti gli enormi costi, io li chiamerei investimenti, necessari. A tal proposito credo che una possibile idea tra le tante sia di indirizzare il risparmio su investimenti di scopo e specifici piuttosto che su elementi speculativi e di dubbia ragione etica.

Antonio Mantovanelli