Molto partecipata, questa mattina, l’assemblea generale della Camera del Lavoro di Brescia, allargata a delegate/i, pensionate/i e attiviste/i, che si è tenuta presso l’auditorium Capretti di via Piamarta. L’assemblea è stata convocata nell’ambito dell’iniziativa “Il lavoro si fa strada”, campagna di ascolto, partecipazione, condivisione e informazione promossa dalla Cgil.
Tema centrale dell’incontro, organizzato a culmine di una serie di assemblee divise per aree tematiche, la contrattazione inclusiva. Da più di dieci anni è in atto un grande cambiamento nel mondo del lavoro. Il precariato è dilagante, un numero sempre più alto di lavoratori si trova a vivere in una costante situazione di incertezza. La Cgil di Brescia ha scelto quindi di ragionare in maniera programmatica su che rappresentanza si possa e si debba offrire ai “nuovi” lavoratori, nell’ottica di un intervento generale volto ad arginare precariato, competizione tra lavoratori e lavoro povero.
La relazione iniziale della segretaria generale della Camera del Lavoro di Brescia Silvia Spera ha fornito un quadro generale sulla situazione del mondo del lavoro e sulle iniziative messe in campo dall’organizzazione sindacale per cercare di intervenire su diversi nodi tematici.
Si è parlato di precariato e frammentazione del mondo del lavoro, di nuove e vecchie problematiche relative ad appalti e subappalti, di collaborazione con gli organismi di controllo, di lavoro tramite cooperativa, stato sociale e cura della persona, immigrazione e di gap di genere.
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LA LOCANDINA
Dopo gli interventi dei delegati e dei segretari di categoria, la discussione è stata arricchita dal contributo di diversi ospiti: il sindaco di Palazzolo sull’Oglio Gabriele Zanni ha parlato di accoglienza e micro-accoglienza diffusa, Francesco Quadraro del movimento Fridays For Future ha posto l’accento sulla centralità del tema ambientale, la sociologa Elisabetta Donati ha parlato dell’importanza del discorso pubblico sulla cura e l’assessore comunale Donatella Albini ha fatto alcune riflessioni sulla sua esperienza sulla nave Mediterranea.
A concludere il momento di riflessione e programmazione l’intervento del segretario generale nazionale della Cgil. Landini ha parlato di contrattazione come strumento di inclusione ed accoglienza, utile a migliorare le condizioni di vita di tutti i lavoratori e fondamentale per garantire parità di salario e diritti a parità di mansione.
Allo stesso tempo, poi, il segretario generale ha ricordato come, in questa fase, sia fondamentale riuscire a rivendicare una rappresentanza che permetta al lavoratore di partecipare e discutere in maniera attiva alla progettazione dei cambiamenti, non solo in ambito industriale.
Per contrastare l’incertezza ed essere rilevanti in questa fase di trasformazione decisiva, quindi, la Cgil continuerà a lavorare per una riforma fiscale giusta, per promuovere la solidarietà sociale e perché il lavoratore non sia vittima ma attore protagonista di un necessario cambiamento.