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A 30 anni dalle stragi di mafia del 1992

Il 26 maggio al Teatro Santa Giulia il nuovo spettacolo di Giulio Cavalli dedicato a Falcone e Borsellino


Nel trentennale delle stragi di Capaci e Via D’Amelio ricordiamo Falcone, Borsellino e tutti coloro che hanno pagato con la vita la lotta a Cosa Nostra. Cgil Brescia, Rete antimafia Brescia e Studenti Per-Udu, il 26 maggio alle ore 20.30 organizzano - con il patrocinio del Comune di Brescia - nel Teatro Santa Giulia (via Quinta, 4 - Vill. Prealpino) il nuovo spettacolo di Giulio Cavalli intitolato "Falcone, Borsellino e le teste di minchia - 30 anni dopo". Ingresso libero.

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Di seguito alcune note di presentazione dello spettacolo:

Falcone e Borsellino non hanno finito di raccontarci tutta la storia. Ancora non sappiamo chi ha posato i fiori e chi ha posato le bombe. Siamo tutti teste di minchia, noi che pensiamo che la mafia si sconfigga con la legge e la consapevolezza? Le mafie sono scomparse dai radar del dibattito pubblico e della politica: eppure le procure, i tribunali, le strade e gli affari ci raccontano una realtà diversa. I nomi e cognomi dei mafiosi sono sempre gli stessi, sono individui goffi e imbarazzanti nelle loro storie e nei dialoghi intercettati. Si rivendono come autorevoli boss, ma sono sempre solo loro le uniche vere teste di minchia. Ridere dei mafiosi per esautorare la mafia è un modo per combatterla e commemorare Falcone e Borsellino. Lo spettacolo è un mix tra la stand up comedy e la giullarata antimafiosa.

GIULIO CAVALLI Scrittore, attore e giornalista. Autore e attore di teatro civile ha collaborato con Paolo Rossi, Renato Sarti e Dario Fo. Ha scritto come editorialista per Left, Fanpage.it, Il Fatto Quotidiano, l’Espresso, Linkiesta. Il Riformista e TPI.it. Si occupa di criminalità organizzata con inchieste, spettacoli, conferenze e incontri nelle scuole. Ha pubblicato romanzi e saggi per Rizzoli, People e Fandango.

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