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Dl Aiuti, incontro Governo e CGIL, CISL e UIL

Landini: prime risposte ma aspettiamo di vedere il contenuto del decreto


Dopo l’incontro del 12 luglio scorso e dopo la crisi di Governo si è svolto l’incontro tra le Organizzazioni sindacali e il Governo, chiesto per affrontare sopratutto la situazione che riguarda lavoratori e pensionati, con particolare riferimento alla perdita del potere d’acquisto. Si è chiesto che gli interventi assumano carattere di strutturalità abbandonando l’ipotesi dei Bonus e che gli stessi abbiano ricadute su tutte le persone che lavorano o che hanno perso il lavoro a differenza degli ultimi Bonus che non erano accessibili a tutti i lavoratori.

IN SINTESI: Il Governo ha definito in 14,3 miliardi la misura degli interventi, le risorse sono dovute alle maggiori entrate per circa 11,1 miliardi, risultato dei versamenti in autoliquidazione e dalla sostenuta dinamica dell’IVA, a cui si aggiunge la componente extra-tributaria per circa 3,2 miliardi. Su questo punto le Organizzazioni Sindacali hanno sollevato la necessità di integrare le risorse disponibili con un intervento aggiuntivo sugli extra profitti.

Il Ministro ha elencato le misure, che oltre a confermare e prorogare precedenti interventi (abbattimento oneri di sistema sui costi energetici terzo e quarto trimestre dell’anno, credito di imposta imprese energivore, proroga intervento sulle accise della benzine gasolio, sostegno a enti pubblici per spese energetiche e spese sanitarie) prevedono un intervento sui contributi sociali dal mese di luglio al mese di dicembre 2022 e un anticipo da settembre sulla rivalutazione delle pensioni. È stata inoltre condivisa la necessità di un intervento correttivo sul bonus 200 euro per gli esclusi. Si è intervenuti con decisione escludendo l’ipotesi di azzeramento dell’Iva sui beni di prima necessità. La misura, oltre ad essere molto costosa e di difficile applicazione per un periodo temporaneo, risulta regressiva perché riduce proporzionalmente il costo del carrello a chi spende di più, ovvero i redditi più alti.

Durante l’incontro è stato sollevato il tema del rinnovo dei contratti collettivi e degli strumenti che lo possano favorire a partire da una indennità di vacanza contrattuale per i settori privati e da una condizionalità degli incentivi pubblici alle imprese vincolata all’applicazione e al rinnovo dei contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative. Inoltre abbiamo posto il tema delle crisi industriali aperte e di importanti vertenze sulle quali è necessario con urgenza intervenire. Stessa urgenza sottolineata in relazione al riconoscimento del rimborso delle spese sanitarie delle regioni per contrastare la pandemia da Covid 19.

Il giudizio sugli strumenti, decontribuzione e rivalutazione delle pensioni, è ovviamente stato positivo anche perché si tratta di interventi che hanno il carattere della potenziale strutturalità. È allo stesso evidente che devono essere accompagnati da misure che siano in grado di coprire anche quei lavoratori che non possono fruire della decontribuzione. Un giudizio complessivo sarà formulato quando sarà reso noto tutto l’impianto del nuovo Decreto.

📎 Landini: prime risposte ma aspettiamo di vedere il contenuto del decreto .

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