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In piazza per cambiare. Manifestazione nazionale Cgil

Tutta la Cgil a Roma per chiedere al governo pace, lavoro, democrazia e giustizia sociale. Delegazioni partite nella notte da Brescia con pulmann e treni per l'assemblea del 18 giugno. A partire dalle 10, sulla nostra pagina facebook la diretta dell'iniziativa in Piazza del Popolo.


Che sia un 18 giugno di pace, giustizia sociale, democrazia e lavoro. Una giornata, una manifestazione dedicata a questi temi, con la quale la Cgil tra poco riempirà piazza del Popolo a Roma, dopo aver riempito le Camere del lavoro di tutto il Paese, con 200 assemblee che hanno preparato quella nazionale di oggi nella Capitale. È ambiziosa la proposta della Cgil. Che prova a rendere evidente quel filo che lega tutto tra i temi solo apparentemente lontani dell’oggi. Perché la pace è una precondizione irrinunciabile della giustizia sociale, perché il lavoro e la democrazia sono minacciati dai venti e dall’economia di guerra. Perché il disastro sociale della chiusura del petrolchimico di Siracusa oggi è un rischio reale a causa del blocco del petrolio russo. Perché l’inflazione galoppante che rende ancor più poveri i nostri salari è nata inizialmente da una ripresa della domanda che scontava il contesto di fragilità della lunga catena di produzione globale, minata dagli andamenti dei contagi in ogni angolo del mondo e oggi esplode a causa delle speculazioni che giocano con le materie prime centellinate dal conflitto: il grano e il gas prima di tutto.

Difficile negare che dietro alla crisi di uno stabilimento nel centro Italia non ci sia un detonatore partorito dagli ultimi eventi mondiali. Oggi la Cgil porta in piazza decine di migliaia di persone che verranno da tutti i territori proprio per dirlo chiaro e forte e per chiedere al governo scelte politiche che scongiurino l’ennesima crisi sociale dietro l’angolo. I prezzi crescono, le materie prime si fanno più scarse a ogni giorno di guerra che passa, gli stipendi restano fermi, il lavoro è sempre più precario, il denaro costerà di più. È urgente fermare questa deriva, adesso prima che sia troppo tardi.

Delegazioni partite nella notte anche da Brescia con pulmann e treni per l'assemblea del 18 giugno. A partire dalle 10, sulla nostra pagina facebook, la diretta dell'iniziativa in Piazza del Popolo.

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“Sarò a Roma sabato 18 giugno per dare continuità alle iniziative di fine 2021 – afferma Alessandro Pagano, segretario generale della Cgil Lombardia –. Le ragioni di quella mobilitazione sono ancora tutte presenti. Il governo non ha attuato i provvedimenti da noi richiesti in favore delle fasce più deboli della popolazione, colpite nel proprio reddito disponibile dall'inflazione. Oggi di ragioni se ne sono aggiunte altre, come conseguenza della crisi legata alla guerra russo ucraina: aggravamento dell'inflazione, aumento dei tassi, incertezza sulle prospettive industriali. Tutto ciò in un quadro di inerzia sulle riforme da noi richieste: pensioni, fisco, scuola e stato sociale in generale. Il punto di vista del lavoro deve essere preso in considerazione per le decisioni che saranno assunte dal governo in estate e nel prossimo autunno che per noi dovranno basarsi sulla difesa del potere di acquisto di salari e pensioni, sul rafforzamento dello stato sociale, sul contrasto alla precarietà e alle diseguaglianze che indeboliscono la necessaria giustizia e coesione sociale. Saremo in piazza del Popolo sabato per queste ragioni e, se le cose non cambieranno, la mobilitazione è destinata a continuare e a rafforzarsi nei prossimi mesi. Non abbiamo alcuna intenzione di stare fermi e assumeremo le decisioni verso le più opportune iniziative, nessuna esclusa, in difesa degli interessi dei soggetti più deboli”.

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