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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

Al lavoro per la pace, Primo maggio a Brescia

Torna la piena celebrazione della festa delle lavoratrici e dei lavoratori, con corteo da piazza Garibaldi e manifestazione in Piazza Loggia. Un primo maggio all'insegna del lavoro e della pace. I video e le fotografie della giornata.


Dopo le ristrettezze dovute all'emergenza sanitaria, quest'anno Cgil, Cisl e Uil sono tornate in piazza a celebrare pienamente il primo maggio e hanno deciso di dedicare la ricorrenza al lavoro e alla pace. La manifestazione bresciana - come da tradizione - è partita da piazza Garibaldi, con il corteo che ha sfilato per le vie del centro cittadino accompagnato dalle note della banda "Isidoro Capitanio" per poi giungere in piazza della Loggia per il comizio conclusivo.

📎 LE IMMAGINI | LA PARTENZA DEL CORTEO | LA LOCANDINA .

Dopo l'omaggio alla stele che ricorda i caduti della strage del 28 maggio, sul palco di piazza Loggia si sono alternate le voci dei delegati delle tre confederazioni. Il primo a prendere la parola è stato Andrea Bologhesi (Rlst Uil) con un intervento dedicato al tema della sicurezza sul lavoro e al drammatico bilancio delle morti bianche. È stata poi la volta di Alexandra Balafuta (delegata Fp Cgil) che ha dato spazio alle istanze delle lavoratrici e lavoratori del comparto sanitario, invocando ancora una volta un aumento di investimenti per un settore in affanno durante l'emergenza sanitaria, costantemente sotto organico e che necessità invece di un rafforzamento che sappia dare stabilizzazione anche al personale precario e garanzie per lavorare in sicurezza. L'ultimo intervento è stato quello a Alessandro Ghirardi (Fisacat Cisl) che ha illustrato i problemi del settore vigilanza, ricordando che domani tutto il comparto sarà in sciopero per richiedere il rinnovo di un contratto fermo da 6 anni.

Le conclusioni della giornata sono state affidate a Rocco Palombella, segretario generale della Uilm nazionale, che dal palco del Primo Maggio bresciano ha sottolineato il valore di una festa che celebra le lavoratrici e i lavoratori, ma anche il paradosso di sapere che a troppe persone il lavoro manca e, anche laddove c'è, le condizioni sono spesso inadeguate. Una situazione ancora più preoccupante in un contesto come quello che stiamo attraversando e che, agli effetti della crisi sanitaria, vede aggiungersi le conseguenze nefaste della guerra in Ucraina che vanno ad acuire disparità e a cristallizzare paure. Per questo è stato scelto lo slogan "al lavoro per la pace" e la manifestazione nazionale si è tenuta ad Assisi, luogo simbolo del dialogo e del ripudio di ogni guerra.

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