A decorrere dal 21 dicembre 2021, il diritto alla liquidazione dell’assegno mensile di invalidità sarà riconosciuto anche al soggetto richiedente che svolga un’attività lavorativa il cui reddito annuale non superi o sia pari a 4.931 euro.
SCARICA IL VOLANTINO .
Un importante risultato che arriva dopo le dure prese di posizione delle associazioni e della Cgil contro l'intepretazione dell'Inps, contenuta nel messaggio n. 3495 del 14 ottobre 2021, secondo la quale qualsiasi attività lavorativa della persona disabile costituiva una causa ostativa al diritto all’assegno di invalidità civile. "Una novità che rischia di essere dirompente tra le migliaia di famiglie che si trovano ad affrontare quotidianamente problemi di salute e di invalidità” affermavano i responsabili politiche della previdenza e della disabilità Cgil Nazionale.
Una protesta che si è levata da varie associazioni e dalle Organizzazioni Sindacali che sono intervenute nei confronti del Governo affinché ripristinasse la situazione precedente che dava una risposta sul lato economico, ma anche dal punto di vista dell’inserimento lavorativo e sociale di chi è in situazione di disabilità, situazione che viceversa sarebbe venuta meno con l’applicazione del messaggio in oggetto. Tali interventi che hanno avuto un riscontro: il Governo, con un Decreto Legge, ha introdotto una condizione normativa che rispondeva alle richieste avanzate e l’Inps, con il messaggio del 28 dicembre 2021, ha recepito e comunicato quanto contenuto dal Decreto stesso.
In sintesi l’Inps comunica che per quanto previsto dal decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146, il precedente messaggio del 14 ottobre 2021, deve intendersi superato, e che a decorrere dal 21 dicembre 2021 - data di entrata in vigore della legge 17 dicembre 2021, n. 215, di conversione del citato decreto - il diritto alla liquidazione dell’assegno mensile di invalidità sarà riconosciuto anche al soggetto richiedente che svolga un’attività lavorativa il cui reddito annuale non superi o sia pari a 4.931 euro. Le domande presentate e non accolte successivamente alla pubblicazione del messaggio 14 ottobre 2021, saranno riesaminate d’ufficio.