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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

Da essenziali a dimenticati. La protesta degli agricoli

Dopo il presidio del 31 marzo a Roma, oggi le lavoratrici e i lavoratori del settore agricolo sono scesi in piazza davanti alle Prefetture di tutta Italia (a Brescia il presidio in piazza Paolo VI dalle 9 alle 11). In allegato il volantino con le ragioni della mobilitazione e la gallery fotografica.


Le lavoratrici e i lavoratori agricoli sono scesi in piazza questa mattina (10 aprile) sotto le sedi delle Prefetture di tutta Italia, a sostegno della piattaforma rivendicativa di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, per chiedere a Governo e Parlamento di modificare il decreto Sostegni.

A Brescia il presidio si è tenuto in piazza Paolo VI e alle 10.30 i segretari generali delle categorie sono stati ricevuti in Prefettura (vedi la gallery fotografica). Si calcoli che solo nella provincia di Brescia lavorano circa 12 mila addetti e che di questi, oltre 8 mila sono assunti con un contratto a termine e rischiano di cadere nella povertà, in condizioni drammatiche.

Alla base della protesta la forte sproporzione tra gli interventi destinati alle imprese e quelli per i lavoratori, che hanno subìto un calo delle giornate lavorative molto importante e che non hanno beneficiato di nulla, neanche della possibilità di richiedere l’ammortizzatore sociale. L’agricoltura infatti - ricorda il volantino distribuito dalla Flai Cgil di Brescia - ha un proprio specifico ammortizzatore sociale (la Disoccupazione Speciale Agricola) che anno per anno, in funzione del numero di giornate lavorate l’anno prima, indennizza i lavoratori delle giornate perse. Se quindi a causa dell’epidemia, gli avventizi hanno lavorato meno, oltre a perdere il reddito da lavoro, perderanno in proporzione la disoccupazione agricola.

Con il decreto sostegni il Governo ha previsto ristori per le imprese e bonus per i lavoratori stagionali del turismo, ma si è completamente dimenticato dei lavoratori agricoli. Per questo i sindacati chiedono garanzia per il 2020 dello stesso numero di giornate lavorate del 2019, il riconoscimento di un bonus per i lavoratori stagionali agricoli, l'estensione della NASPI ai lavoratori agricoli a tempo indeterminato

Inoltre viene respinto il tentativo di semplificare l’uso dei voucher nel settore, che diventerebbe il modo per aggirare le garanzie normative e salariali del CCNL oltre a compromettere il diritto alla disoccupazione agricola. 

📎 QUI IL VOLANTINO .
📎 CARTELLI SLOGAN PER PRESIDIO .

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