ABI e Organizzazioni sindacali Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca, Unisin hanno oggi inviato una lettera al Presidente del Consiglio, al Ministro dell’Economia e delle Finanze, al Ministro della Salute, al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, al Governatore della Banca d’Italia e al Commissario Straordinario per l’emergenza epidemiologica Covid-19, per chiedere che nella realizzazione del piano per la somministrazione dei vaccini – ferma naturalmente la priorità per le persone più fragili e quelle impegnate in prima linea nella lotta contro la pandemia – sia tenuto in particolare considerazione il personale impegnato nell’erogazione dei servizi bancari, in quanto inclusi tra quelli pubblici essenziali.
📎 QUI LA LETTERA CONGIUNTA .
Nel frattempo la Fisac CGIL Milano e Lombardia ha riunito l’Osservatorio antiCovid per il monitoraggio periodico delle misure di protezione attivate nei luoghi di lavoro della categoria.
La terza ondata Covid sta imperversando ovunque, superati i 100mila morti in Italia e la Lombardia è la regione che ha pagato il tributo più alto, con il 30% delle vittime. Le previsioni indicano a fine marzo il picco atteso dei contagi e, in attesa di capire se ci avviamo verso un confinamento più severo, dobbiamo cercare di anticipare il virus e non di inseguirne gli effetti devastanti.
"Riteniamo pertanto che sia il momento di richiamare le nostre controparti datoriali alla necessità - scrive la segreteria Fisac Cgil Lombardia - di ripristinare le misure di protezione precocemente abbandonate e di progettare tutele inedite. Chiediamo più sicurezza sui luoghi di lavoro anche attraverso una organizzazione del lavoro meno ingessata e più welfare per assecondare prioritariamente i bisogni delle famiglie, dei genitori, dei soggetti con fragilità e, più in generale, delle lavoratrici e lavoratori".