Alta adesione allo sciopero proclamato per l'intera giornata di sabato 27 febbraio. A incrociare braccia sono le lavoratrici e i lavoratori di diversi punti vendita lombardi del Gruppo L'Alco: chiusi anche molti centri del bresciano, nonostante l’impossibilità di organizzare presidi a causa delle misure imposte dalla emergenza sanitaria. Sulle saracinsche e cancelli di tutti i punti vendita gruppo - che gestisce 44 negozi a marchio Despar, Eurospar, Interspar e Cash&Carry Alta Sfera in Lombardia - campeggiano le parole "salario e rispetto". 

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La decisione è stata presa dai sindacati per rispondere all'atteggiamento dell'azienda, ritenuto gravissimo. "Dopo i proclami di presunte trattative e di voler a tutti i costi garantire la salvaguardia occupazionale e la continuità aziendale, dopo aver lasciato centinaia di famiglie senza retribuzione mettendole in ginocchio - scrivono in una nota Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs UIL della Lombardia - il Gruppo L’Alco scompare letteralmente nel nulla. Nessuna comunicazione o informazione sullo stato di avanzamento delle trattative di cessione, nulla sul pagamento degli stipendi e cosa ben più grave, nulla sulle retribuzioni arretrate.

Adesso Basta! Le lavoratrici e i Lavoratori adesso vogliono risposte! Il Gruppo L’Alco deve assumersi le sue responsabilità: il salario è un diritto, soprattutto a fronte della prestazione lavorata!