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Aperture a San Faustino. Contrarietà di Cgil e Filcams Brescia

Nella nota dei segretari generali di Cgil Brescia e Filcams Cgil la contrarietà sulla decisione di aprire i centri commerciali nel giorno di San Faustino. Da tempo contestiamo le liberalizzazioni sulle aperture durante le festività. A maggior ragione oggi, nella fase di emergenza sanitaria che perdura ormai da un anno, ribadiamo la necessità di evitare le aperture nelle occasioni in cui, presumibilmente, i rischi sanitari da assembramento sono oggettivamente più elevati.


In vista della Festività locale del Santo Patrono di Brescia, cadente nella giornata di lunedì 15 febbraio 2021, preso atto della nota emessa nei giorni scorsi dal Comune di Brescia – sentita la Prefettura – riteniamo opportuno esprime alcuni elementi sui quali si fonda la nostra non condivisione di tale determinazione.

L’apertura dei Centri, Parchi e Gallerie Commerciali in concomitanza delle festività resta innanzitutto questione tutt’ora aperta sul piano sindacale, al centro della Nostra iniziativa rispetto alla necessità del superamento dell’attuale legislazione introdotta nel 2011 dal Decreto “Salva Italia” in tema di liberalizzazioni delle aperture commerciali.

Ancor più oggi, rispetto alla fase di emergenza sanitaria che perdura ormai da un anno, ribadiamo la posizione già espressa nella prima fase della pandemia in ordine alla necessità di evitare le aperture nelle occasioni in cui, presumibilmente, i rischi sanitari da assembramento sono oggettivamente più elevati, come peraltro la cronaca delle prime giornate “in zona gialla” ha messo in evidenza.

Proprio perché siamo quotidianamente in stretto contatto con le lavoratrici e i lavoratori del settore commercio e pubblici esercizi, pesantemente esposti al rischio di contagio, nonché colpiti su fronte lavorativo e salariale, per effetto delle misure restrittive che si sono necessariamente susseguite in questi mesi, manifestiamo la fondata preoccupazione circa le possibili ricadute legate alle aperture di lunedì, in particolare su una possibile “terza ondata” tale da comportare un lockdown locale così come già purtroppo in atto in altre Province. Ciò a salvaguardia e tutela sia delle lavoratrici e dei lavoratori direttamente coinvolti, ma più in generale nei confronti di tutti i cittadini, essendo necessario sopratutto in questa fase uno sforzo comune, a tutti i livelli, per garantire le massime condizioni di tutela sanitaria, indispensabile anche per la tenuta economica e sociale nel suo insieme.

Francesco Bertoli, segretario generale Cgil di Brescia
Giuseppe Leone, segretario generale Filcams Cgil di Brescia

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