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fisac CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

Banche, territorio e occupazione

Antonio Mantovanelli, segretario generale Fisac Cgil di Brescia, commenta l'accordo per l’avvio dell’integrazione del Gruppo UBI Banca nel Gruppo Intesa Sanpaolo


“È un accordo che dà l'avvio alla fase di integrazione di UBI in Intesa Sanpaolo e che sancisce il principio della volontarietà delle uscite per pensionamento o prepensionamento. Bene soprattutto per le 2.500 assunzioni concordate a fronte di 5.000 uscite previste che andranno attentamente monitorate" così Antonio Mantovanelli componente della segreteria nazionale del gruppo ex-ubi segretario generale della FISAC-CGIL di Brescia commenta l’accordo raggiunto. 

“Nel confronto che abbiamo svolto è stato stabilito che i nuovi ingressi dovranno servire a supportare chi resta sul posto di lavoro, in particolare nelle filiali sempre più in affanno. Come già dichiarato dall’Amministratore Delegato di Intesa, buona parte delle assunzioni sarà effettuata a Brescia che, presumibilmente, sarà particolarmente interessata dalla cessione di sportelli a BPER, come previsto dall’Antitrust”. 

Particolare attenzione si dovrà avere per il motore ubis macchina organizzativa che contiene numerosi addetti e professionalità che vanno tutelate e salvaguardate. Grandi cambiamenti societari impongono grande responsabilità al sindacato e forte attenzione alla occupazione territoriale e le ricadute sui lavoratori.

Le 5.000 uscite volontarie, alle quali vanno sommate quelle in attesa dei precedenti accordi, sono previste entro il 31 dicembre 2023 nell’attuale perimetro del Gruppo Intesa Sanpaolo e UBI. L’accordo prevede che l’assunzione di 2.500 persone avverrà a tempo indeterminato anche attraverso la stabilizzazione di lavoratori a tempo determinato, valutando inoltre l’inserimento dei lavoratori del settore collocati nel Fondo Emergenziale.

Nel caso di adesioni superiori alle 5.000 uscite previste, verrà redatta una graduatoria unica sulla base della data di maturazione del diritto a pensione con priorità:
- al personale che aveva già aderito agli accordi stipulati nei due Gruppi ed escluso dalle precedenti graduatorie e che si avvale in questa nuova adesione del medesimo requisito pensionistico;
- ai titolari della L. 104 in situazione di gravità per sé:
- al personale disabile con invalidità non inferiore al 67%.

L’accordo stabilisce, per il personale che ha maturato o maturerà il “diritto” alla pensione (compreso "Quota 100" e "Opzione donna") entro il 31 dicembre 2021, la possibilità di adesione volontaria al pensionamento entro il 9 novembre 2020, con uscita al 31 dicembre 2020 per chi ha già maturato la finestra pensionistica o all’ultimo giorno del mese antecedente alla maturazione della stessa.
Per i lavoratori che, invece, matureranno il "diritto" alla pensione tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2022, c’è la possibilità di adesione entro il 9 novembre 2020 alla pensione anticipata o di vecchiaia, con incentivo e premio di tempestività, o in alternativa al Fondo di Solidarietà.
Per chi maturerà il “diritto” alla pensione tra il 1° gennaio 2023 e il 31 dicembre 2026, ci sarà invece la possibilità di adesione al Fondo di Solidarietà (sempre entro il 9 novembre 2020). La data di uscita è prevista al 31 dicembre 2023 con possibili anticipi in base alle esigenze organizzative aziendali.

Viva attenzione dovremo avere tutti sull’impatto sociale ed economico sul nostro territorio.

Antonio Mantovanelli
Seg. Generale Fisac Cgil Brescia

 

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