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Riders. Diciamo No al contratto beffa

Assodelivery firma un accordo con Ugl saltando il tavolo aperto con Cgil, Cisl, Uil e Union al Ministero e lo spaccia per migliorativo. Ma rimangono precarietà e lavoro autonomo. Cgil, Cisl e Uil intendono intraprendere tutte le azioni possibili, dallo sciopero, alle vertenze legali per contrastare l’applicazione di questo contratto


IL CONTRATTO NAZIONALE SIGLATO DA ASSODELIVERY E UGL IL 15 SETTEMBRE È UN ACCORDO DI DUBBIA LEGITTIMITÀ CHE INVECE DI MIGLIORARE LE CONDIZIONI DEI RIDERS ITALIANI LE PEGGIORA!

“Scegliere un interlocutore di comodo è un errore che pregiudica un percorso negoziale che, a prescindere dalle reciproche posizioni, avrebbe potuto portare a maggiori garanzie per i rider – sostengono Cgil, Cisl e Uil in una nota unitaria - con l’obiettivo di consolidare l’occupazione, la qualità del lavoro e il rafforzamento del quadro dei diritti e delle tutele. L’operazione Ugl-Assodelivery è una finta operazione di miglioramento delle condizioni di lavoro”.

📎 VOLANTINO E VOLANTINO FRONTE/RETRO + ENGLISH VERSION

“Cgil, Cisl e Uil intendono intraprendere tutte le azioni possibili, dallo sciopero, alle vertenze legali per contrastare l’applicazione di questo contratto – concludono i sindacati -. Non siamo disponibili a permettere che la precarietà di questi lavoratori venga sancita da un accordo che consideriamo penalizzante e illegittimo. Da subito chiediamo: la riconvocazione del tavolo sindacale in sede istituzionale, l’avvio di una campagna straordinaria di ispezioni mirate alla verifica della legittimità di questi rapporti di lavoro che la giurisprudenza attraverso diverse sentenze ha qualificato come etero organizzati. Chiediamo al ministero del Lavoro da che parte sta. Noi stiamo con i lavoratori”.

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