via Fratelli Folonari, 20 - Brescia Centralino 030.37291
cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

Sanità privata: Aiop e Aris irresponsabili!

Una vergogna inaccettabile negare la ratifica del contratto. Come da preintesa sottoscritta il 10 giugno, Aris e Aiop avrebbero dovuto convocarci per la firma definitiva del contratto della Sanità Privata, dopo 14 anni di attesa e anni di trattativa. Invece ci hanno comunicato che ciò non sarebbe avvenuto. Ora sarà sciopero.


Dopo 14 anni di blocco contrattuale, dopo 3 anni di trattative complicate, la preintesa del contratto nazionale della sanità privata era stata firmata il 10 giugno e ieri, 30 luglio, era il termine ultimo per la sottoscrizione definitiva e non è avvenuta per rifiuto delle controparti datoriali, Aiop (che fa parte di Confindustria) e Aris (associazione religiosa ...).

Questo venire meno agli impegni presi, questa mancanza di rispetto dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità privata – che nel frattempo nelle assemblee avevano approvato il testo contrattuale -, è gravissima e lede in modo pesante le relazioni sindacali.

“Fp Cgil – Cisl Fp – Uil Fpl hanno già annunciato uno sciopero nazionale e fatto partire il tentativo di conciliazione.

La nostra mobilitazione unitaria è ripartita e sarà durissima anche nella nostra regione con iniziative di sensibilizzazione a tutto campo – dichiarano Manuela Vanoli, Mauro Ongaro e Daniele Ballabio, segretari generali Fp Cgil – Cisl Fp – Uil Fpl Lombardia -.

Unitariamente a Regione abbiamo richiesto, congiuntamente a Cgil Cisl Uil Lombardia, una netta presa di distanza dall’irriconoscenza mostrata da Aiop e Aris verso lavoratrici e lavoratori sempre dediti alla cura delle persone, quelli applauditi da finestre e balconi nei mesi della pandemia”.

Questo rinnovo pesa peraltro circa il 50% sulle finanze pubbliche, visto che Ministero della Salute e Conferenza Stato-Regioni hanno dato la loro disponibilità a coprire il costo contrattuale con l’adeguamento delle tariffe.

“Per questo abbiamo chiesto a Regione di vincolare tale adeguamento alla firma definitiva del contratto nazionale della sanità privata, come concordato a livello nazionale – sostengono Vanoli, Ongaro e Ballabio -. Il sistema degli accreditamenti va rivisto e gli accreditamenti, di fronte a certi atteggiamenti, devono poter essere bloccati. Non è tollerabile che le aziende accreditate facciano un uso distorto delle risorse pubbliche, facendo profitti e senza riconoscere sul piano normativo ed economico i dovuti e legittimi diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.

Anche Drera – Ronchi - Cremaschini – Riccò delle segreterie territoriali di FP CGIL – CISL FP – UIL FLP Brescia fanno un appello alle cittadine e ai cittadini: questa lotta va sostenuta da tutte e tutti. È una battaglia di giustizia e di civiltà contro chi non rispetta il lavoro dei propri dipendenti, ma pensa esclusivamente ai profitti.

I guadagni di questi signori continuano ad aumentare nonostante la pandemia !!! Ma intanto i diritti di chi lavora sono vergognosamente calpestati.

La pazienza è finita: se non arriverà la firma del contratto al più presto, andremo avanti con tutte le forme di protesta possibili”.

Approfondimenti

Approfondimenti