Un premio per i dipendenti di Banca Valsabbina. Grazie ai risultati positivi dell'esercizio 2019, i sindacati (Fisac-Cgil, First-Cisl e Fabi, le tre sigle presenti all'interno dell'istituto di credito) hanno concordato con la direzione «un buon accordo sul Vap», acronimo di «Valore aggiunto per dipendente»: come spiega Alessandra Fasciolo della Fisac «è un premio annuale di produttività, distribuito ai bancari quando ci sono utili, per riconoscere il loro contributo al raggiungimento dei risultati».

L'intesa, da non confondere con altre forme di salario incentivante o discrezionale connesse alla concretizzazione di budget di squadra o individuali, perché si tratta di un premio normato dalla contrattazione nazionale e riconosciuto a tutti gli occupati in base a parametri stabiliti, si suddivide in due parti: una cash - di importo variabile a seconda dell'inquadramento, definita sulla base di una scala parametrale contenuta nell'integrativo aziendale, con possibilità di beneficiare di sgravi fiscali; un'altra da destinare al welfare, nell'ottica di incrementare le pensioni future degli addetti. «In un settore in continua evoluzione, in cui il Covid ha contribuito ad accelerare il processo di digitalizzazione iniziato prima del lockdown, anche Valsabbina si è dotata di strumenti innovativi, tuttavia il modello di banca resta quello tradizionale ancorato al territorio e alla comunità - sottolinea Fasciolo -.

Il trend della banca si differenzia dall'andamento generale del settore del credito, nel quale da anni assistiamo a una costante riduzione del numero degli sportelli e alla fuoriuscita di di lavoratori attraverso il ricorso al Fondo Esuberi: Valsabbina, al contrario, prosegue con una graduale, ma costante espansione della propria attività oltre il territorio di origine». Fasciolo ricorda, tra l'altro, l'acquisizione di alcune filiali fuori provincia della Hypo Alpe Adria Bank datata 2017.

* Bresciaoggi, sabato 18 luglio 2020