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filctem CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

Non tutto è essenziale. Anche nel bresciano alta adesione allo sciopero

Alta adesione allo sciopero per salute e sicurezza indetto da Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil. La situazione nel bresciano


Chiedere al Governo di rivedere in modo più restrittivo la lista di attività che devono chiudere per poter fermare la produzione in tutte quelle aziende che non hanno produzioni essenziali e di pubblica utilità per le necessità del Paese e chiudere quei luoghi di lavoro dove non ricorrano le condizioni di sicurezza. Queste le richieste di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil della Lombardia che hanno proclamato unitariamente lo sciopero per la giornata di mercoledì 25 marzo. Un nuovo sciopero, dunque, che segue quello proclamato lo scorso 13 marzo, e che ha consentito di avviare interlocuzioni con diverse aziende del territorio, favorendo il percorso verso la chiusura.

Ad esclusione delle aziende del packaging alimentare (che garantiranno la produzione), l’adesione allo sciopero è stata molto alta in varie aziende del settore gomma-plastica, fra le quali Invatec-Medtronic, Tovo Gomma, Greif e Ave. 

Per quanto riguarda il tessile, invece, le produzioni sono già praticamente ferme da diversi giorni. Fa eccezione la Filtes International, che produce filati tecnologici, e dove l’adesione allo sciopero è stata del 90%. 

Diverso il discorso per il settore chimico, con il comparto farmaceutico che ha necessariamente garantito la produzione o dove c'è garanzia dei servizi minimi essenziali negli impianti Seveso III. Scioperi si segnalano infine anche nelle industrie di pitture e vernici.

Filctem Cgil Brescia

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