In considerazione della situazione di crisi generata dall’emergenza epidemiologica COVID-19, FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UILTUCS UIL di Brescia hanno attivato con le Associazioni di categoria territoriali ASCOM-Confcommercio e Confesercenti tre appositi tavoli a livello provinciale, con l’obiettivo di gestire nel modo più efficace possibile le richieste di accesso agli ammortizzatori sociali delle imprese dei settori Commercio, Distribuzione, Ristorazione/ Pubblici Esercizi e Turismo della nostra Provincia.
Ciascun tavolo di crisi è attivo presso i tre Enti Bilaterali di settore presenti nella nostra Provincia:
EBBCS – Ente Bilaterale Bresciano del Commercio e dei Servizi.
EBBT – Ente Bilaterale Bresciano del Turismo.
ENBIL – Ente Bilaterale Regionale Lombardo per la Aziende del Terziario
ed è finalizzato all’espletamento degli adempimenti necessari all’accesso agli ammortizzatori sociali.
Procedure e Apposita modulistica sono direttamente scaricabili da parte di ciascuna azienda sul portale dei tre enti:
ENTE BILATERALE BRESCIANO DEL COMMERCIO E DEI SERVIZI
ENTE BILATERALE BRESCIANO DEL TURISMO
«Questa scelta – precisa il Segretario Generale Filcams Cgil Brescia Giuseppe Leone – rappresenta un atto di responsabilità che assumiamo come sindacato perché bisogna compiere ogni sforzo per tutelare le lavoratrici e i lavoratori», perché «l’emergenza sanitaria sta determinando in tantissime realtà dei nostri settori conseguenze gravi sia sulle condizioni di lavoro di chi sta lavorando sia sul piano occupazionale, per il moltiplicarsi di vere e proprie situazioni di crisi».
Per queste ragioni «non c’è tempo da perdere, l’imperativo è salvaguardare la sicurezza, l’occupazione e il reddito dei lavoratori. Siamo pertanto determinati a portare avanti con Fisascat e Uiltucs l’iniziativa unitaria che abbiamo avviato in tutti i vari comparti, agendo su tutti i fronti».
«L’unità di crisi – conclude la Filcams – va in questa direzione perché è uno strumento essenziale per rispondere concretamente, in maniera rapida, alle necessità urgenti di migliaia di lavoratrici e lavoratori dei vari comparti del terziario».