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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

Nuovo incidente mortale in provincia di Brescia

Mercoledì 4 dicembre. Ancora una giornata segnata da un infortunio mortale avvenuto a Pompiano, dove un operaio è morto dopo essere rimasto schiacciato tra il carrello elevatore e la grondaia.


Ancora una giornata segnata da un infortunio mortale avvenuto a Pompiano, dove un operaio è morto dopo essere rimasto schiacciato tra il carrello elevatore e la grondaia.

La Camera del Lavoro e la Fiom Cgil di Brescia esprimono vicinanza e cordoglio alla famiglia del lavoratore che, secondo una prima ricostruzione, stava passando dei fili di fibra ottica sotto un tetto quando il carrello elevatore dove lui era posizionato, invece di fermarsi, ha continuato a sollevarsi finendo per soffocarlo.

Questa nuovo gravissimo episodio si aggiunge alla lunga serie di infortuni che hanno funestato il 2019 e, ancora una volta, ci troviamo a dover constatare quanto sia sempre più allarmante il quadro tracciato dai dati sugli infortuni sul lavoro nel nostro paese: a livello nazionale i dati Inail sui primi dieci mesi dell'anno registrano un aumento degli infortuni mortali "in occasione di lavoro" del 1,3%  rispetto all'anno precedente passando da un totale di 945 a 896 morti, con un picco che riguarda la Lombardia dove si passa dagli 87 lavoratori morti in occasione di lavoro (periodo gennaio-ottobre 2018) ai 102 morti nello stesso periodo del 2019; se inoltre si considerano gli infortuni in itinere il numero si alza a 137.

Nella nostra provincia le denunce di infortunio sono state 13.820 e i decessi 29, ai quali si aggiunge l’episodio mortale di ieri. Un territorio, il nostro, che continua a pagare un tributo elevatissimo in termini di infortuni e che, sebbene abbia investito sull’innovazione tecnologica in termini di produttività, continua a non mettere tali progressi al servizio della sicurezza sul lavoro.

Qualcosa si sta facendo a livello istituzionale, si infatti è raggiunta un’intesa tra regione e sindacati perché finalmente si inizino a utilizzare le risorse generate dalle sanzioni comminate ad aziende che nel 2018 non hanno operato correttamente (una cifra che per la nostra provincia ammonta a 1.246.671 euro) per implementare gli organici dello PSAL,  il monitoraggio dell’attività di controllo - in particolare quelle esplicate attraverso i Piani Mirati di Prevenzione - prevedendo la redazione di un report annuale a consuntivo. Percorso virtuoso, ma non ancora sufficiente.

La natura di decessi e infortuni mostra ancora una volta che il caso c’entra ben poco e che la mera fatalità non esiste: perché è a monte che non vengono compiute scelte di organizzazione del lavoro che permetterebbero di evitare tragedie e non vengono costruiti percorsi che vedano tutti gli attori interagire con pari dignità.

È necessario che i controlli da parte degli organi preposti diventino adeguati alle realtà produttive del territorio e siano improntati sulla qualità delle azioni effettuate, sono inoltre necessarie forme di premialità nei confronti delle aziende virtuose.

Condividiamo infine le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che - in occasione della giornata sulla disabilità - ha affermato che esiste "un problema di educazione, di formazione e di verifica dei meccanismi e degli strumenti di lavoro e di vigilanza sul rispetto delle misure di sicurezza. Un Paese con morti e disabili da lavoro, non è un Paese che ha raggiunto un livello di civiltà adeguato”.

Segreteria Cgil Brescia
Segreteria Fiom Cgil Brescia

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