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UBI: comunicato stampa Fisac su esternalizzazioni

Nella serata di giovedì 28 novembre 2019 sono stati raggiunti gli accordi relativi alla cessione di attività di UBIS alle aziende Accenture Services and Technology SRL e BCube Services SRL che coinvolge oltre 200 lavoratori sul territorio nazionale.


Dopo una trattativa estremamente lunga e complessa, iniziata a luglio, nella serata di giovedì 28 novembre 2019 sono stati raggiunti gli accordi relativi alla cessione di attività di UBIS alle aziende Accenture Services and Technology SRL e BCube Services SRL che coinvolge oltre 200 lavoratori sul territorio nazionale.

La FISAC CGIL del Gruppo UBI mantiene rispetto all’operazione di esternalizzazione di lavorazioni e lavoratori la propria, totale contrarietà, espressa anche nelle premesse degli accordi sottoscritti.

“Riteniamo comunque di aver definito, con le intese raggiunte, un importante quadro di tutele di natura occupazionale, economica e normativa, con soluzioni per molti aspetti decisamente più avanzate di quelle previste da precedenti, analoghi accordi sia in UBI che nel resto del settore” dichiara Pierangelo Casanova, coordinatore della FISAC CGIL del Gruppo UBI.

Gli accordi, identici nei contenuti, prevedono, in estrema sintesi, la continuità nell’applicazione del Contratto Nazionale del Credito, il rientro in UBI dei lavoratori ceduti in caso di perdita del posto di lavoro o di significative ricadute sulle condizioni di lavoro (trasferimenti di sede, operazioni societarie) per una durata di 15 anni, così come la possibilità di accedere ad eventuali possibilità di prepensionamento tramite il Fondo di settore che si dovessero creare in UBI fino al 2029. Anche per i circa cento lavoratori distaccati, che comunque mantengono il rapporto di lavoro con UBI, sono previste ulteriori tutele e garanzie.

“Le tutele occupazionali sono una parte fondamentale dell’intesa ma anche l’applicazione per cinque anni della contrattazione di secondo livello e il mantenimento di alcune voci contrattuali anche oltre questo limite temporale” sostiene Rosaria Verdone, coordinatrice di UBIS, la società del Gruppo che cede le attività, “la consideriamo una conquista importante per dare ai lavoratori ceduti una continuità ulteriore della loro situazione attuale”.

“Le norme di legge previste nel caso di cessioni di rami d’azienda (art. 2112 del cc) sono state ampiamente migliorate a tutto vantaggio dei lavoratori interessati, cosa che, nel panorama complesso del settore del Credito, in una fase di difficile rinnovo del Contratto Nazionale, merita un riconoscimento positivo da parte della Segreteria Nazionale della FISAC CGIL” dichiara Mario Gentile, Segretario Nazionale FISAC e che ha seguito tutta la trattativa.

Bergamo, 29 novembre 2019

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