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fisac CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

Evasione fiscale, condoni e merendine

Appunti e Considerazioni raccolte tra le Rsa e i lavoratori Ag. delle entrate/ Riscossione


Ieri sera, in televisione, l’ha detto ancora! “Piuttosto di tassare merendine e bibite gassate, farei un'altra pace fiscale, estendendola stavolta alle imprese… vessate da uno Stato sanguisuga”! E subito dopo, in una sorta di sdoppiamento bipolare, “galera e manette, agli evasori fiscali”! 

Cerchiamo di fare chiarezza, pur non alla stregua di “educational channel”… ma se dopo quasi 2 anni dalla sua CHIUSURA, esistono ancora “alti rappresentanti delle italiche istituzioni” (leggasi pure ex Ministro dell’Interno) che parlano di “pace fiscale contro le cartelle di Equitalia” … la chiarezza dell’informazione, e con essa la verità, sui fatti, pare lontana dal poter essere correttamente raccontata.

Ci proviamo noi.

Il condono, di cui Salvini omette il vero significato (“annullamento totale o parziale di una tassa, sanzione o pena, teso a sanare inadempienze, omissioni o evasioni” cit. wikipedia) è uno strumento indegno di un paese civile, ancorché sistematicamente, quasi costantemente applicato, in Italia.

È uno sfregio, il condono, per chi ha sempre pagato le tasse, un elemento che lede quella fedeltà fiscale già drammaticamente bassa nel nostro Paese e che smaschera un Governo che “liscia la pelliccia” degli evasori, per consolidare il proprio consenso, ma facendolo a scapito dei cittadini onesti.

Quando tutti i Governi passati, strombazzavano proclami sulle fantomatiche Riforme Fiscali, le rivoluzionarie “lotte all’evasione fiscale”, quasi sempre hanno invece operato, di fatto, all’esatto contrario, rimarcando il pensiero che viene sempre premiato chi è latitante nel pagare e che le norme sono sempre a favore dei disonesti.    

Anche quest’ultimo, ennesimo “perdono”, chiamato con aberrazione come “Pace Fiscale” (come se lo Stato potesse permettersi di far la guerra ai propri cittadini) è stata una rinnovata indulgenza a favore degli evasori fiscali… perché è così che andrebbero chiamati, la stragrande maggioranza dei contribuenti che si rapportano continuativamente (ma sterilmente) con l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, poiché fra notifiche di avvisi di accertamento, notifiche di cartelle, notifiche di avvisi di intimazione e preavvisi di ogni genere… avrebbero GIA’ potuto godere dei mille modi che lo Stato fornisce loro per onorare, ridurre o rateizzare il proprio debito tributario.

Non dobbiamo nemmeno sottovalutare il fatto che l’evasore fiscale DROGA il mercato, dove esistono ovviamente ANCHE operatori onesti, ma che devono svantaggiosamente competere con chi le tasse non le paga, potendosi permettere prezzi più bassi, dal momento che non versano contributi INPS, o non versano IVA (nonostante la facciano comunque sborsare, al consumatore), oppure non versano l’IRPEG O l’IRPEF, vitali e necessarie al sostentamento stesso dello Stato e degli indispensabili servizi che esso eroga (Scuole, Ospedali, Forze dell’Ordine, Opere Urbanistiche, Strade…).

Gli addetti ai lavori di Agenzia delle Entrate-Riscossione, infatti, al di là dei ridondanti proclami che “la pace fiscale porterà alle casse 7 Miliardi di Euro” (l’evasione fiscale annuale italica si apprezza verosimilmente essere attorno ai 110 MLD di euro), già sanno che è una mezza bufala, poiché anche l’ottimismo ha un limite:

le reiterate esperienze per i condoni concessi, anzi, regalati in questi ultimi anni, hanno dimostrato che solo una minima parte delle richieste di rottamazione / saldo-stralcio, verranno onorate, pagandole per davvero. 

Lo stesso generale Antonino Maggiore (direttore di Agenzia delle Entrate e Presidente di Agenzia delle Entrate-Riscossione ) in audizione alla Camera dei Deputati presso la Commissione Finanze, il 10 Ottobre scorso, parla di “…2,8 miliardi di euro, come da previsioni contenute nelle relazioni tecniche collegate al D.L.n.119/2018 e alla Legge n.145/2018, derivanti dall’incasso delle rate in scadenza riferite alle misure di definizione agevolata e del saldo e stralcio…”.

La stragrande maggioranza dei “richiedenti condono”, utilizzano queste modalità alla stregua di un mero, GRATUITO pretesto per ‘prendere tempo’, per sospendere le azioni cautelative ed esecutive già poste in essere per il recupero del dovuto, qualcuno addirittura anche per sottrarre i beni che sarebbero potuti esser posti a garanzia del debito.

Il Governo “giallo-verde”, quello di prima, già si faceva forte di una gloriosa adesione di ben 1.700.000 domande …. (!!). Ma qualcuno, si è mai chiesto, onorando la verità: “ma quanti di questi, davvero pagheranno ?!?”

È come quando si va tronfi e fieri con sensazionalistici titoli giornalistici del tipo: “accertata evasione IVA per “x” milioni di euro…!!!”.  Evvài. Si. Buono.

Ma quanti se ne recupereranno?

La vera lotta all’evasione dovrebbe essere sulla prevenzione… sul far in modo che l’illecito possa NON prodursi, e non sul recuperare i buoi, quando siano già scappati dal recinto: non li si potrà mai riprendere tutti, anzi… se ne prendono davvero pochi.

Molto spesso la fuga, dei buoi, era stata ben programmata. Non è stato “un caso”.

Un conto, pensiamo, sarebbe aiutare chi è davvero in comprovate difficoltà economiche, ma gli strumenti già ci sono, come le Rateazioni del debito scaduto fino a 6 o addirittura 10 anni, con interessi quasi inesistenti; altra cosa, è esporre il personale e l’istituzione dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione addirittura al ludibrio di un’utenza, che si sente autorizzata a deridere, forte e spalleggiata dalle campagne di discredito-diffamatorie che “altre” alte cariche dello Stato in passato, addirittura Presidenti del Consiglio, si erano permessi di dileggiare (…ricordate il “Cucù Equitalia non c’è più” , di renziana memoria ?), come se pagare le giuste tasse, basilari per il regolare e il pieno funzionamento dell’apparato dello Stato, fosse da sciocchi, stolti o da poco furbi.

È come se la stessa alta Carica dello Stato, si permettesse di canzonare, di prendere in giro altri PEZZI DELLO STATO, come la Polizia, i Carabinieri, la Magistratura… prendendo in giro o alla leggera, una Funzione Pubblica (maiuscole non a caso): quella che tenta di recuperare i soldi VOLUTAMENTE non pagati, QUINDI EVASI, da chi utilizza gli stessi beni ed ha gli stessi vantaggi civili e sociali CHE NOI, cittadini onesti, paghiamo per noi e anche per loro, al posto loro; noi Cittadini che, avendo lo status di dipendenti, abbiamo emolumenti detratti alla fonte, e non abbiamo l’opportunità di scegliere quante-quali-quando versare (o meno) le tasse. 

È su costoro, su di Noi, che lo Stato “sta in piedi”.

Vale la pena evidenziare che fruiscono di questi Servizi (ospedali, scuole, strade, illuminazione pubblica…), NON contribuendovi, ANCHE GLI EVASORI… alla stregua di veri parassiti, dove l’ospite è lo Stato. Cioè NOI tutti.

Con un nostro carico fiscale pro-capite, calcolato anche su ciò che COLORO non pagano…e che, se invece contribuissero, pagando anche loro, pagheremmo tutti meno; oppure lo Stato avrebbe più risorse (ricordate i 110 miliardi annui di evasione ?), per Asili Nido gratuiti, treni nuovi e puntuali, bonus figli studenti, ammodernamenti della Pubblica Amministrazione, scuole all’avanguardia, strutture sportive… 

Esiste, in sintesi, un serio problema etico, in ragione della tenuta sociale ed economica del Paese, sulla fiscalità italiana, sugli effetti negativi dei condoni, sull’evasione fiscale incriminata (a voce) a male sociale, ma poi legislativamente compatita e tollerata poiché “attività di necessità” indispensabile alla sopravvivenza delle imprese.

E manca comunque una strategia “centrale”, definita e definitiva, per colpire/bloccare tempestivamente e subito gli evasori, quelli “pesanti”, quelli importanti, per impedire loro di emettere fatture se non si è in regola con l’Erario, per limitare al minimo l’uso del denaro contante, in ovvia e necessaria sinergia con le banche, con le quali andrebbero abbattuti/annullati i costi di gestione di conti e operazioni, in modo da FACILITARE le transazioni, operando e collaborando con lo Stato che le ospita, ma sottolineandone e recuperando il significato vero e l’importanza della funzione sociale del Credito.

Alle Imprese e alle Famiglie.

Pare che i soli rimasti a credere in quello che fanno, siano i lavoratori che, nonostante la scarsa statura di politici e dirigenti, sono gli unici che continuano a metterci impegno, dedizione, competenze e serietà. Oltre che “la faccia”.

Le proposte concrete ci sono la Cgil ha da tempo detto , scritto come si può fare… BASTA VOLERLO!

Fisac Cgil Brescia

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