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La Cgil schierata con determinazione e nettezza sul caso Sea Watch

Proponiamo una raccolta di articoli e contributi sulla vicenda Sea-Watch usciti in questi giorni su Rassegna.it


La Cgil si è da subito schierata con determinazione e nettezza sul caso Sea Watch, a partire dalle dichiarazioni del suo massimo esponente, Maurizio Landini, che ospite a Milano della festa per i 25 anni di Emergency non ha usato mezzi termini:

“Se Rosa Parks non si fosse seduta dove non poteva sedersi ci sarebbe ancora l’Apartheid"

"Mio padre mi ha sempre raccontato che ha dovuto fare una scelta: andare nella Repubblica Sociale o diventare partigiano per liberare il Paese, ci sono momenti in cui bisogna scegliere da che parte stare e quando ci sono leggi sbagliate sarebbe intelligente cambiarle. Prima vengono le persone”.

E mentre arriva la notizia che il giudice non ha convalidato l'arresto di Carola Rackete, escludendo il reato di resistenza e violenza a nave da guerra (Nelle tredici pagine del provvedimento il giudice spiega che "una nave che soccorre migranti non può essere giudicata offensiva per la sicurezza nazionale e il comandante di quella nave ha l'obbligo di portare in salvo le persone soccorse".), proponiamo una raccolta di articoli e contributi sulla vicenda Sea-Watch, pubblicati su Rassegna.it.

“Esprimiamo sgomento per l’arresto della comandante della Sea Watch 3, Carola Rackete, una donna che si è battuta per la giustizia, per la libertà e per costruire una speranza in questo buco nero della storia”. Lo afferma il segretario confederale della Cgil Giuseppe Massafra. “Un epilogo - prosegue - che indigna e che dimostra tutta la pericolosità del dl sicurezza bis, un provvedimento che invoca l'ordine, persegue la legalità, ma senza la giustizia, e che non deve essere convertito in legge. Così viene meno il valore dell’umanità, solido pilastro del diritto universale”. “Ringraziamo Carola e tutto l'equipaggio della nave della ong tedesca che hanno tratto in salvo e condotto al sicuro i migranti.

La Cgil - aggiunge il segretario confederale - continuerà a sostenere con forza chiunque faccia della solidarietà e dell'umanità la propria bandiera. Carola non è sola, con lei c’è un grande popolo che resiste e che non vuole arrendersi alla politica dell’odio, della violenza e della sopraffazione”, conclude Massafra. 

DALLA PARTE DI CAROLA RACKETE
Massafra (Cgil) a RadioArticolo1: "Il paradosso è che ci si continua ad accanire contro le Ong, che hanno il compito di salvare vite umane. Intanto le navi dei trafficanti continuano a viaggiare indisturbate con i loro carichi di immigrati clandestini"

SEA-WATCH: LA POLITICA HA SDOGANATO UN LINGUAGGIO SESSISTA
La riflessione di Susanna Camusso, a commento del clima che si è creato attorno alla capitana della Sea-Watch: “Non c'è dubbio che c'è un linguaggio sessista crescente, e il sessismo è parente stretto del razzismo”.

QUEGLI INSULTI A CAROLA E IL DOVERE DI RISPONDERE
La valanga di offese su Facebook verso la comandante della Sea Watch era prevedibile. Ma limitarsi a osservarla senza intervenire è pericoloso. Se la partita con l’opinione pubblica si gioca sui social, anche noi dobbiamo giocarla. Il commento di Carola Rizzi, responsabile social della Cgil nazionale

DA GENOVA A PALERMO: «NOI STIAMO CON LA SEA-WATCH»
Mentre la nave della Ong attende davanti al porto di Lampedusa con 42 migranti stremati a bordo, si moltiplicano le manifestazioni di solidarietà. In campo anche la Cgil: "Insopportabile questo braccio di ferro che sacrifica vite alle logiche elettorali"

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