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Scuole materne e nidi: dopo lo sciopero del 31 maggio il sindacato ringrazia genitori, educatrici, insegnanti

Filcams Fisascat auspicano la ripresa del confronto in tempi brevi, nell’interesse generale di tutte le parti


Venerdì 31 maggio 2019, in occasione dello sciopero nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto Multiservizi a sostegno della vertenza per il rinnovo del CCNL, scaduto da oltre 6 anni, si è tenuto un presidio davanti al comune organizzato da Filcams-Cgil e Fisascat-Cisl Brescia che ha visto la partecipazione delle ausiliarie di nidi e scuole materne della città.

Nella stessa giornata, per effetto della massiccia adesione allo sciopero, i servizi sono stati ridotti e i genitori hanno ritirato i bambini alle 13.00.

Da parte dei genitori non c’è stata, contrariamente a quanto avviene nei casi di scioperi dei servizi, una lamentela diffusa nei confronti di lavoratrici che scioperavano. Anzi, come hanno dimostrato le lettere inviate al Comune dal coordinamento genitori scuole d’infanzia di Brescia e di singole scuole, c’è stata:
- la comprensione dei motivi della protesta;
- il riconoscimento del ruolo che le ausiliarie hanno nel supportare insegnati ed educatrici per garantire la qualità del servizio;
- la preoccupazione che la riduzione delle unità indicate a partire da settembre possa comportare un peggioramento del servizio;
- l’auspicio che il Comune intervenga al più presto per trovare un accordo che ponga fine al contenzioso.

Lo stesso riconoscimento dell’importanza che le ausiliarie hanno nel garantire il buon funzionamento dei servizi all’infanzia e la condivisione delle ragioni della protesta, lo avevano fatto le educatrici e le insegnanti sottoscrivendo in 227 una lettera al Sindaco e Assessori competenti.

Da parte nostra e delle lavoratrici che rappresentiamo vogliamo ringraziare genitori, educatrici ed insegnanti per le posizioni espresse e soprattutto del rispetto che hanno mostrato nei confronti delle Ausiliarie, il cui lavoro spesso non è né riconosciuto né retribuito come dovrebbe essere.

A distanza di una settimana dall’incontro con l’Amministrazione Comunale, in concomitanza all’iniziativa del 31 maggio, auspichiamo che riprenda in tempi brevi il confronto per affrontare le diverse questioni poste sul tavolo, perché il nostro auspicio è sempre stato – e resta – quello di poter giungere, attraverso un confronto di merito serio e costruttivo, a un’intesa nell’interesse generale delle lavoratrici e delle famiglie.

In tal senso restiamo in attesa di una convocazione da parte del Comune, senza dimenticare che la realtà, ad oggi, è che le aziende che si aggiudicheranno la gara di appalto e che avranno l’obbligo di assumere tutte le dipendenti oggi presenti, un secondo dopo ad ognuna di loro ridurranno l’orario di lavoro rispetto all’attuale con una sensibile riduzione del loro reddito, a seguito del monte ore totale notevolmente ridimensionato nel capitolato d’appalto. Per questa ragione riteniamo indispensabile intervenire con urgenza ricercando tutte le soluzioni alternative a tutela delle lavoratrici, anche per salvaguardare gli standard di servizio.

E restano aperte, infine, le varie segnalazioni che abbiamo sottoposto in questi mesi all’attenzione del Comune in qualità di committente dell’appalto.

Anche se i motivi della protesta sono condivisi da insegnanti e genitori, come OO.SS. sappiamo che la regolarità del servizio è importante per le famiglie che ogni giorno affidano i loro figli ad un servizio gestito dal Comune di Brescia.

Auspichiamo pertanto che il Comune superi la fase delle generiche garanzie perché è necessario passare con urgenza al confronto concreto e puntuale sui problemi, per individuare le possibili soluzioni.

Ne va della condizione delle lavoratici e della funzionalità del servizio. 

 

Brescia, 08/06/2019

Le Segreterie Territoriali Filcams-Cgil Fisascat-Cisl Brescia

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