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Case popolari. Dalla Regione una occasione persa per correggere le iniquità

Modifica regolamento sulle assegnazioni e la gestione delle case popolari: una occasione persa per correggere le iniquità che la legge regionale 16/2016 produce per gli assegnatari delle case popolari. Giovedì 28 febbraio il presidio a Milano


Dopo un anno di applicazione sperimentale del regolamento regionale n. 4/2017, che riprende, peggiorandolo, quanto previsto dalla legge regionale 16 del 2016, la regione sta approvando alcune modifiche a tale regolamento. Modifiche rese necessarie dall'esito poco incoraggiante della fase di sperimentazione delle nuove procedure di assegnazione delle case popolari e dal caos gestionale creatosi con l'applicazione delle nuove norme in materia di ampliamenti e subentri per i nuclei familiari già assegnatari.

Le nuove norme, introdotte dalla regione lombardia con il rr n. 4/2017, difatti hanno reso pressoché impossibile il rientro di figli o genitori nel nucleo familiare e limitano in maniera fortissima le possibilità di subentro nell'assegnazione, rischiando di trasformare migliaia di assegnatari in occupanti senza titolo.

L'eliminazione della possibilità di valutare le situazioni di irregolarità contrattuale, inoltre, priva i comuni e le aler della possibilità di dare soluzione anche alle situazioni di maggior bisogno, verificando caso per caso sulla base del disagio socio economico.

Infine, l'introduzione dell'isee-inps per la verifica dei requisiti di permanenza negli alloggi popolari ha modificato il metro di valutazione del patrimonio immobiliare mettendo molti assegnatari in condizione di decadenza.

L’auspicio, purtroppo disatteso, di risoluzione delle problematiche evidenziate attraverso le modifiche in via di approvazione colmano solo alcune storture, ma non cambiano la sostanza delle cose : la condizione degli assegnatari e dei loro famigliari si fa sempre più precaria e si rischia la progressiva espulsione di molte famiglie o persone dalle case popolari.

E devono ancora arrivare i regolamenti sui nuovi canoni calcolati con l'isee inps e quello sui gestori privati....

La giunta regionale deve cambiare subito il regolamento e la legge regionale 16/16 e fare una vera riforma dell’edilizia pubblica che tenga conto della realtà della domanda abitativa in regione e rispetti i diritti degli assegnatari.

 

PRESIDIO giovedì 28 febbraio 2019 dalle ore 16.00 alle ore 18.00 via Fabio Filzi 22 davanti alla sede del Consiglio Regionale (Grattacielo Pirelli) - la delegazione del SUNIA di Brescia si troverà alle ore 14:10 presso l'atrio della stazione dei treni di Brescia per raggiungere assieme il luogo del presidio.
È gradita la comunicazione della partecipazione allo 030 3729260 oppure scrivendo a sunia@cgil.brescia.it

 

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