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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

Giuliano Calcagni al Congresso Cgil Nazionale 22 Gennaio 2019

L'intervento del segretario generale della Fisac Cgil al Congresso nazionale di Bari


Care Compagne e Compagni ho pensato più volte a cosa dire, avevo pensato di imperniare il discorso sulla categoria ma in questa assise e davanti a questa platea ho deciso di socializzare e condividere alcuni punti di vista di carattere generale. Compagne e compagni in che Europa viviamo ? In che Italia viviamo? Viviamo in un Europa sempre più spesso scossa e percossa fra venti razzisti, sovranisti, razzisti e comportamenti che non è esagerato definire autoritari. Facciamo bene a costruire una nostra risposta a contrasto di questo scenario. Penso al nostro Ministro dell’interno, e parlo con tutto il rispetto con cui si parla a un Ministro della Repubblica, ma un ministro che valida l’unico limite invalicabile, un Ministro che con la gestione della politica migratoria innesca una vera e propria bomba sociale determinando una condizione di irregolarità per oltre 100000 cittadini.

Come si può abolire la povertà per decreto, come si può non avere la sensibilità di ascoltare 5 milioni di italiani che si associano in un sindacato?

I dati della finanziaria consegnano al Paese una cambiale per il 2021 di oltre 50mld, di questo dobbiamo parlare e questo dobbiamo imporre all’agenda politica del Paese.

Viviamo un tempo in cui la Costituzione viene violata nelle prerogative che assicura al Parlamento e nello sbrego ai principi costituzionali della progressività fiscale. Sono orgogliosamente un bancario e faccio quindi diconto… come può una partita Iva che guadagna 50000 euro pagare 7500 euro di tasse e un lavoratore che ne guadagna 30 mila pagare quasi il doppio?

Che giustizia sociale è questa?

Ci tengono prigionieri e dobbiamo ribellarci !

E se il Ministro del lavoro non è venuto al nostro Congresso partiamo noi facendoci sentire a partire dal 9 Febbraio, che sia una manifestazione di popolo.

Per tornare a porre sul tavolo le fondamentali questioni di giustizia, equità sociale e inclusione .

Su di noi:

Se sono vere le ns analisi, e sono vere, come possiamo uscire da questo congresso divisi? Non penso che se usciamo divisi da questo Congresso sia una condizione drammatica penso però che per il Paese saremo ridicoli

Decliniamo un Paese in recessione. Registriamo la rottura delle dinamiche di inclusione sociale. Facciamo un percorso congressuale di oltre di 9 mesi come possiamo uscire divisi e affrontare la sfida della globalizzazione e la sfida innovazione tecnologica?

I valori unitari dobbiamo conservarli e lo dobbiamo ai nostri padri costituenti, penso che Di Vittorio quando a Bari difendeva e lottava per il sindacato difendeva i valori dell’ unità.

A 20 anni ho avuto la fortuna di incontrare la Cgil che ha determinato per me e per la mia famiglia un percorso di avanzamento culturale.

Dobbiamo lavorare per offrire ai giovani condizioni e un percorso per l’avanzamento delle loro condizioni economiche e sociali. Questa è la sfida, questo è il nostro compito.

Lavorare sulla questione giovanile sul lavoro, perché compagne e compagni non possiamo più tollerare uno Stato che che nega ai nostri giovani il futuro nel Paese dove noi siamo nati! Credo che il nuovo gruppo dirigente dovrà costruire le condizioni per una grande manifestazione dei giovani per il lavoro.

A Susanna, ti ringrazio per aver tenuto la schiena dritta in condizioni difficili, ti ringrazio per questo e a volte ti ho anche voluto molto bene.

 

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